Ecclesiaste 7:19
La saggezza dà al saggio più forza che non facciano dieci capi in una città.
Ecclesiaste 9:14-18
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C' era una piccola città, con dentro pochi uomini; un gran re le marciò contro, la cinse d' assedio e le costruì contro dei grandi bastioni.
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Ora in essa si trovò un uomo povero e saggio che con la sua saggezza salvò la città. Eppure nessuno conservò ricordo di quell' uomo povero.
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Allora io dissi: «La saggezza vale più della forza»; ma la saggezza del povero è disprezzata e le sue parole non sono ascoltate.
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Le parole dei saggi ascoltate nella tranquillità valgono più delle grida di chi domina fra gli stolti.
18
La saggezza vale più degli strumenti di guerra; ma un solo peccatore distrugge un gran bene.
2 Samuele 20:1
C' era là un uomo scellerato di nome Seba, figlio di Bicri, un Beniaminita, il quale sonò la tromba e disse: «Noi non abbiamo nulla da spartire con Davide, non abbiamo nulla in comune con il figlio d' Isai! O Israele, ciascuno alla sua tenda!»
2 Samuele 2:28
Allora Ioab sonò la tromba e tutto il popolo si fermò, senza più inseguire Israele, e cessò di combattere.
2 Samuele 18:16
Allora Ioab fece sonare la tromba, e il popolo fece ritorno smettendo d' inseguire Israele, perché Ioab glielo impedì.
2 Samuele 3:28-39
28
Quando Davide udì il fatto, disse: «Io e il mio regno siamo per sempre innocenti davanti al SIGNORE del sangue di Abner, figlio di Ner;
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ricada esso sul capo di Ioab e su tutta la casa di suo padre, non manchi mai nella casa di Ioab chi soffra di gonorrea o di lebbra o debba appoggiarsi al bastone o perisca di spada o sia senza pane!»
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Così Ioab e Abisai, suo fratello, uccisero Abner, perché questi aveva ucciso Asael loro fratello a Gabaon, in battaglia.
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Davide disse a Ioab e a tutto il popolo che era con lui: «Stracciatevi le vesti, cingetevi di sacco e fate cordoglio per la morte di Abner!» Il re andò dietro alla bara.
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Abner fu seppellito a Ebron, il re alzò la voce e pianse sulla tomba di Abner; anche tutto il popolo pianse.
33
Il re fece un canto funebre su Abner e disse: «Doveva Abner morire come muore un criminale?
34
Le tue mani non erano legate, né i tuoi piedi erano stretti nei ceppi. Sei caduto come si cade per mano di scellerati».
35
Tutto il popolo ricominciò a piangere Abner; poi si avvicinò a Davide per fargli prendere cibo mentre era ancora giorno; ma Davide giurò dicendo: «Mi tratti Dio con tutto il suo rigore se assaggerò pane o qualche altra cosa prima che tramonti il sole!»
36
Tutto il popolo capì e approvò la cosa; tutto quello che il re fece fu approvato da tutto il popolo.
37
Così tutto il popolo e tutto Israele riconobbero in quel giorno che il re non entrava per nulla nell' uccisione di Abner, figlio di Ner.
38
Il re disse ai suoi servi: «Non sapete voi che oggi in Israele è caduto un principe, un grand' uomo?
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Quanto a me, benché unto re, sono tuttora debole; mentre questa gente, i figli di Seruia, sono troppo forti per me. Renda il SIGNORE a chi fa il male secondo la malvagità di lui».
2 Samuele 11:6-21
6
Allora Davide fece dire a Ioab: «Mandami Uria, l' Ittita». Ioab mandò Uria da Davide.
7
Quando Uria giunse da Davide, questi gli chiese come stavano Ioab e il popolo e come andava la guerra.
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Poi Davide disse a Uria: «Scendi a casa tua e lavati i piedi». Uria uscì dal palazzo reale e gli furono mandate dietro delle vivande del re.
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Ma Uria dormì alla porta del palazzo del re con tutti i servi del suo signore, e non scese a casa sua.
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Ciò fu riferito a Davide. Gli dissero: «Uria non è sceso a casa sua». Allora Davide disse a Uria: «Tu hai fatto un lungo viaggio. Perché dunque non sei sceso a casa tua?»
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Uria rispose a Davide: «L' arca, Israele e Giuda stanno sotto le tende, Ioab mio signore e i suoi servi sono accampati in aperta campagna e io entrerei in casa mia per mangiare, bere e per coricarmi con mia moglie? Com' è vero che il SIGNORE vive e che anche tu vivi, io non farò questo!»
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Davide disse a Uria: «Trattieniti qui anche oggi, e domani ti lascerò partire». Così Uria rimase a Gerusalemme quel giorno e il giorno seguente.
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Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé; lo ubriacò, e la sera Uria uscì per andarsene a dormire sul suo lettuccio con i servi del suo signore, ma non scese a casa sua.
14
La mattina seguente, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mezzo d' Uria.
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Nella lettera aveva scritto così: «Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia».
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Ioab dunque, assediando la città, pose Uria nel luogo dove sapeva che il nemico aveva degli uomini valorosi.
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Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; parecchi del popolo, della gente di Davide, caddero e perì anche Uria l' Ittita.
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Allora Ioab inviò un messaggero a Davide per fargli sapere tutte le cose che erano accadute nella battaglia
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e diede al messaggero quest' ordine: «Quando avrai finito di raccontare al re tutto quello che è successo nella battaglia,
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può darsi che il re vada in collera e ti dica: "Perché vi siete avvicinati così alla città per dare battaglia? Non sapevate che avrebbero tirato dalle mura?
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Chi fu che uccise Abimelec, figlio di Ierubbeset? Non fu una donna che gli gettò addosso un pezzo di macina dalle mura, in modo che morì a Tebes? Perché vi siete avvicinati così alle mura?" Tu allora gli dirai: "Anche il tuo servo Uria, l' Ittita, è morto"».
Ecclesiaste 8:11
Siccome la sentenza contro un' azione cattiva non si esegue prontamente, il cuore dei figli degli uomini è pieno della voglia di fare il male.