Dio disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d' Israele: "Il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, il Dio d' Abraamo, il Dio d' Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi". Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione.
Come potrebbe uno solo inseguirne mille, e due metterne in fuga diecimila, se la loro ròcca non li avesse venduti, se il SIGNORE non li avesse dati in mano al nemico?
Nominerai dei giudici e dei magistrati in tutte le città che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, tribù per tribù; ed essi giudicheranno il popolo con giustizia.
19
Non pervertirai il diritto, non avrai riguardi personali e non prenderai nessun regalo, perché il regalo acceca gli occhi dei savi e corrompe le parole dei giusti.
20
La giustizia, solo la giustizia seguirai, affinché tu viva e possegga il paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà.
ma giudicherà i poveri con giustizia, pronuncerà sentenze eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l' empio.
«Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnerà da re e prospererà; eserciterà il diritto e la giustizia nel paese.
Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell' asina.
ma scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci e timorati di Dio: degli uomini fidati, che detestino il guadagno illecito; e stabiliscili sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine.
Ora, il timor del SIGNORE sia in voi; agite con prudenza, poiché presso il SIGNORE, nostro Dio, non c' è perversità, né favoritismi, né si prendono regali».
8
Giosafat, tornato che fu a Gerusalemme, stabilì anche qui dei Leviti, dei sacerdoti e dei capi delle case patriarcali d' Israele per amministrare la giustizia del SIGNORE in caso di controversie.
9
E diede loro i suoi ordini, dicendo: «Voi farete così, con timore del SIGNORE, con fedeltà e con cuore integro:
Dal giorno in cui venni nominato governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, per dodici anni, né io né i miei fratelli godemmo del compenso assegnato dal governatore.