aveva messo a disposizione di quest' ultimo una camera grande là dove, prima di allora si riponevano le offerte, l' incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell' olio, tutto ciò che spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai portinai, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti.

Eliasib, sommo sacerdote, si mise al lavoro con i suoi fratelli sacerdoti e insieme costruirono la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che consacrarono, e fino alla torre di Cananeel.

Dopo di lui Baruc, figlio di Zabbai, ne restaurò con ardore un' altra parte, dall' angolo fino alla porta della casa di Eliasib, il sommo sacerdote.

Iesua generò Ioiachim; Ioiachim generò Eliasib; Eliasib generò Ioiada,

Quanto ai Leviti, i capi famiglia furono iscritti al tempo di Eliasib, di Ioiada, di Ioanan e di Iaddua; e i sacerdoti, sotto il regno di Dario, il Persiano.

Uno dei figli di Ioiada, figlio di Eliasib, il sommo sacerdote, era genero di Samballat, il Coronita; e io lo cacciai via da me.

Poi mi prostrai davanti al SIGNORE, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane e non bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso facendo ciò che è male agli occhi del SIGNORE, per irritarlo.

non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca.

Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Maestro, mangia».

Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?»

Allora tutti quelli che tremavano alle parole del Dio d' Israele si radunarono presso di me a causa dell' infedeltà di quanti erano tornati dall' esilio. Io rimasi così seduto e costernato, fino al momento dell' offerta della sera.

Il Signore, DIO degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a fare lamento, a radervi il capo, a indossare il sacco,

Volsi perciò la mia faccia verso Dio, il Signore, per dispormi alla preghiera e alle suppliche, con digiuno, con sacco e cenere.