Così essi obbligarono i figli d' Israele a lavorare duramente.

Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitù, adoperandoli nei lavori d' argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza.

Durante quel tempo, che fu lungo, il re d' Egitto morì. I figli d' Israele gemevano a causa della schiavitù e alzavano delle grida; e le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio.

Dio udì i loro gemiti. Dio si ricordò del suo patto con Abraamo, con Isacco e con Giacobbe.

perché esso è l' unica sua coperta, è la veste con cui si avvolge il corpo. Con che dormirebbe? E se egli grida a me, io lo udrò; perché sono misericordioso.

Allora tolsero di mezzo a loro gli dèi stranieri e servirono il SIGNORE, che si addolorò per l' afflizione d' Israele.

Per l' oppressione dei miseri, per il grido d' angoscia dei bisognosi, "ora mi ergerò", dice il SIGNORE, "e darò la salvezza a chi la brama".

Mi sono messo poi a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole; ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori c' è la violenza, mentre quelli non hanno chi li consoli.

Ora che faccio io qui, dice il SIGNORE, quando il mio popolo è stato deportato per nulla?» «Quelli che lo dominano lanciano urli», dice il SIGNORE, «e il mio nome è del continuo, tutti i giorni insultato;

poiché perseguitano colui che hai percosso, e godono a raccontarsi i dolori di chi hai ferito.

Io son misero e povero, e il mio cuore è ferito dentro di me.

Hai fatto queste cose, io ho taciuto, e tu hai pensato che io fossi come te; ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti agli occhi.

Siccome la sentenza contro un' azione cattiva non si esegue prontamente, il cuore dei figli degli uomini è pieno della voglia di fare il male.

Sebbene il peccatore faccia cento volte il male, e anche prolunghi i suoi giorni, tuttavia io so che il bene è per quelli che temono Dio, che provano timore in sua presenza.

Voi stancate il SIGNORE con le vostre parole, eppure dite: «In che modo lo stanchiamo?» Quando dite: «Chiunque fa il male è gradito al SIGNORE, il quale si compiace di lui!» o quando dite: «Dov' è il Dio di giustizia?»

Ora, noi proclamiamo beati i superbi; sì, quelli che agiscono malvagiamente prosperano; sì, tentano Dio e restano impuniti!"»

Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?

Tu, invece, con la tua ostinazione e con l' impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d' ira per il giorno dell' ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data;