e andavano da una nazione all' altra, da un regno a un altro popolo.

Egli non permise che alcuno li opprimesse; per amor loro castigò dei re,

Il SIGNORE ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre.

Mosè mise per iscritto le loro marce, tappa per tappa, per ordine del SIGNORE; e queste sono le tappe che fecero nel loro cammino.

mentre gli Egiziani seppellivano quelli che il SIGNORE aveva colpiti in mezzo a loro, cioè tutti i primogeniti, quando anche i loro dèi erano stati colpiti dal giudizio del SIGNORE.

Partirono da Succot e si accamparono a Etam, che è all' estremità del deserto.

Partirono da davanti ad Achirot, attraversarono il mare in direzione del deserto, fecero tre giornate di marcia nel deserto di Etam e si accamparono a Mara.

Partirono da Elim e si accamparono presso il mar Rosso.

Partirono dal deserto di Sin e si accamparono a Dofca.

Partirono da Alus e si accamparono a Refidim, dove non c' era acqua da bere per il popolo.

Partirono dal deserto del Sinai e si accamparono a Chibrot-Attaava.

Partirono da Aserot e si accamparono a Ritma.

Partirono da Rimmon-Perez e si accamparono a Libna.

Partirono da Rissa e si accamparono a Cheelata.

Partirono dal monte di Sefer e si accamparono a Carada.

Partirono da Machelot e si accamparono a Taat.

Partirono da Taràh e si accamparono a Mitca.

Partirono da Casmona e si accamparono a Moserot.

Partirono da Bene-Iaacan e si accamparono a Or-Ghidgad.

Partirono da Iotbata e si accamparono ad Abrona.

Partirono da Esion-Gheber e si accamparono nel deserto di Sin, cioè a Cades.

E il sacerdote Aaronne salì sul monte Or per ordine del SIGNORE e lì morì, quarant' anni dopo l' uscita dei figli d' Israele dal paese d' Egitto, il quinto mese, il primo giorno del mese.

Il re di Arad, cananeo, che abitava il mezzogiorno del paese di Canaan, udì che i figli d' Israele arrivavano.

Partirono da Salmona e si accamparono a Punon.

Partirono da Obot e si accamparono a Iie-Abarim, sui confini di Moab.

Partirono da Dibon-Gad e si accamparono ad Almon-Diblataim.

Partirono dai monti d' Abarim e si accamparono nelle pianure di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico.

Il SIGNORE parlò a Mosè nelle pianure di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico, e disse:

scaccerete d' innanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro luoghi sacri.

Dividerete il paese a sorte, secondo le vostre famiglie. A quelle che sono più numerose darete una porzione maggiore e a quelle che sono meno numerose darete una porzione minore. Ognuno possederà quello che gli sarà toccato in sorte; vi spartirete la proprietà secondo le tribù dei vostri padri.

E avverrà che io tratterò voi come mi ero proposto di trattar loro"».

Davide dunque fuggì, si mise in salvo, andò da Samuele a Rama e gli raccontò tutto quello che Saul gli aveva fatto. Poi, egli e Samuele andarono a stare a Naiot.

Davide partì di là e si rifugiò nella spelonca di Adullam. Quando i suoi fratelli e tutta la famiglia di suo padre lo seppero, scesero là per unirsi a lui.

Di là Davide andò a Mispa di Moab e disse al re di Moab: «Permetti che mio padre e mia madre vengano a stare da voi, fino a quando io sappia quello che Dio farà di me».

Il profeta Gad disse a Davide: «Non stare più in questa fortezza; parti e va' nel paese di Giuda». Davide allora partì, e giunse nella foresta di Cheret.

Davide disse in cuor suo: «Un giorno o l' altro perirò per mano di Saul; non vi è nulla di meglio per me che rifugiarmi nel paese dei Filistei. Così Saul, perduta ogni speranza, smetterà di cercarmi per tutto il territorio d' Israele e io sfuggirò alle sue mani».

in tutte le loro angosce. Non fu un inviato, né un angelo ma lui stesso a salvarli; nel suo amore e nella sua benevolenza egli li redense; se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato;

Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli;

Per fede Abraamo, quando fu chiamato, ubbidì, per andarsene in un luogo che egli doveva ricevere in eredità; e partì senza sapere dove andava.

Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra.

loro il mondo non era degno), erranti per deserti, monti, spelonche e per le grotte della terra.

O SIGNORE, ascolta la mia preghiera, porgi orecchio al mio grido; non essere insensibile alle mie lacrime; poiché io sono uno straniero davanti a te, un pellegrino, come tutti i miei padri.

Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia.

Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni.

«Torna indietro, e di' a Ezechia, principe del mio popolo: "Così parla il SIGNORE, Dio di Davide tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; fra tre giorni salirai alla casa del SIGNORE.

Gli amici mi deridono; ma a Dio si volgono piangenti gli occhi miei;

perché l' Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d' essi era sorto ancora.

Allora quelli che hanno timore del SIGNORE si sono parlati l' un l' altro; il SIGNORE è stato attento e ha ascoltato; un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono il SIGNORE e rispettano il suo nome.

Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.

E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere.