Canto dei pellegrinaggi. Molte volte mi hanno oppresso fin dalla mia gioventù-lo dica pure Israele-

Degli aratori hanno arato sul mio dorso, vi hanno tracciato i loro lunghi solchi.

Io la metterò in mano ai tuoi persecutori, che ti dicevano: "Chìnati, ché ti passiamo addosso!" Tu facevi del tuo dorso un suolo, una strada per i passanti!»

Ma ora così parla il SIGNORE, il tuo Creatore, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele! Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio!

Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà,

fortificando gli animi dei discepoli ed esortandoli a perseverare nella fede, dicendo loro che dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni.

affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste tribolazioni; infatti voi stessi sapete che a questo siamo destinati.

Perché anche quando eravamo tra di voi, vi preannunciavamo che avremmo dovuto soffrire, come poi è avvenuto, e voi lo sapete.

per liberarli dalla morte e conservarli in vita in tempo di fame.

Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal pantano fangoso; ha fatto posare i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi.

Egli ha messo nella mia bocca un nuovo cantico a lode del nostro Dio. Molti vedranno questo e temeranno, e confideranno nel SIGNORE.

Te pure egli vuole liberare dalle fauci della distretta, metterti al largo, dove non è più angustia, e coprire la tua mensa di cibi succulenti.

Ma Abraamo disse: "Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato.

Ecco, noi definiamo felici quelli che hanno sofferto pazientemente. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso.

Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell' Agnello.

Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura;

Egli muta il deserto in lago e la terra arida in fonti d' acqua.

Vi seminano campi e vi piantano vigne e ne raccolgono frutti abbondanti.

allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto canterà di gioia; perché delle acque sgorgheranno nel deserto e dei torrenti nei luoghi solitari;

il terreno riarso diventerà un lago, e il suolo assetato si muterà in sorgenti d' acqua; nel luogo dove dimorano gli sciacalli vi sarà erba, canne e giunchi.