Cantico di Asaf. Ascolta, popolo mio, il mio insegnamento; porgete orecchio alle parole della mia bocca!

O SIGNORE, perché te ne stai lontano? Perché ti nascondi in tempo d' angoscia?

Dirò a Dio, mio difensore: «Perché mi hai dimenticato? Perché devo andare vestito a lutto per l' oppressione del nemico?»

Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio.

Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna e non marci più alla testa dei nostri eserciti.

Al direttore del coro. Su «il giglio della testimonianza». Inno di Davide, da insegnare; quand' egli mosse guerra ai Siri di Mesopotamia e ai Siri di Soba, e Ioab tornò, e sconfisse dodicimila Idumei nella valle del Sale. O Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi, ti sei sdegnato; ristabiliscici ora!

Non sarai forse tu, o Dio, che ci hai respinti e non esci più, o Dio, con i nostri eserciti?

«Il Signore ci respinge forse per sempre? Non mostrerà più la sua bontà?

Così parla il SIGNORE: «Se i cieli di sopra possono essere misurati e le fondamenta della terra di sotto, scandagliate, allora anch' io rigetterò tutta la discendenza d' Israele per tutto quello che essi hanno fatto», dice il SIGNORE.

«Non hai posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo: "Le due famiglie che il SIGNORE aveva scelte, le ha rigettate"? Così disprezzano il mio popolo, che agli occhi loro non è più una nazione.

allora rigetterò anche la progenie di Giacobbe e di Davide mio servitore, e non prenderò più dai suoi discendenti coloro che governeranno la discendenza d' Abraamo, d' Isacco e di Giacobbe! poiché io farò tornare i loro esuli, e avrò pietà di loro"».

Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! Perché anch' io sono Israelita, della discendenza d' Abraamo, della tribù di Beniamino.

Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha riconosciuto già da prima. Non sapete ciò che la Scrittura dice a proposito di Elia? Come si rivolse a Dio contro Israele, dicendo:

Fino a quando, SIGNORE, sarai tu adirato? La tua gelosia arderà come fuoco per sempre?

(0029-19) Il SIGNORE non gli perdonerà; ma in tal caso l' ira del SIGNORE e la sua gelosia s' infiammeranno contro quell' uomo, tutte le maledizioni scritte in questo libro gli verranno addosso e il SIGNORE cancellerà il suo nome sotto il cielo;

E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo, ti celebreremo in eterno, proclameremo la tua lode per ogni età.

Poich' egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo di cui ha cura, e il gregge che la sua mano conduce.

Riconoscete che il SIGNORE è Dio; è lui che ci ha fatti, e noi siamo suoi; siamo suo popolo e gregge di cui egli ha cura.

«Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo!» dice il SIGNORE.

Com' è vero che io vivo, dice DIO, il Signore, poiché le mie pecore sono abbandonate alla rapina; poiché le mie pecore, che sono senza pastore, servono di pasto a tutte le bestie dei campi, e i miei pastori non cercano le mie pecore; poiché i pastori pascono sé stessi e non pascono le mie pecore,

Voi, pecore mie, pecore del mio pascolo, siete uomini. Io sono il vostro Dio, dice il SIGNORE"».

Non temere, piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.

ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore.

e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano.

Io e il Padre siamo uno».