Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, «io», dice il SIGNORE, «punirò il re d' Assiria per il frutto della superbia del suo cuore e dell' arroganza dei suoi sguardi alteri.
Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono, sui popoli che non invocano il tuo nome; poiché hanno divorato Giacobbe; sì, lo hanno divorato, l' hanno consumato, hanno distrutto il suo territorio.
Io la mando contro una nazione empia e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira, con l' ordine di darsi al saccheggio, di far bottino, di calpestarlo come il fango delle strade.
Non sei tu dal principio, o SIGNORE, il mio Dio, il mio Santo? Tu non morirai! O SIGNORE, tu, questo popolo, lo hai posto per eseguire i tuoi giudizi; tu, o Ròcca, lo hai stabilito per infliggere i tuoi castighi.
Molti popoli vi accorreranno, e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri». Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del SIGNORE.