Ogni giorno offrirai un toro come sacrificio di espiazione, per fare l' espiazione; purificherai l' altare mediante questa tua espiazione, e lo ungerai per consacrarlo.
Egli uscirà verso l' altare che è davanti al SIGNORE e farà l' espiazione per esso; prenderà del sangue del toro e del sangue del capro, e lo metterà sui corni dell' altare da ogni lato.
«Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, il decimo giorno del mese, vi umilierete e non farete nessun lavoro, né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita fra di voi.
«Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno delle espiazioni; avrete una santa convocazione, vi umilierete e offrirete al SIGNORE dei sacrifici consumati dal fuoco.
Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.
Era dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero purificati con questi mezzi. Ma le cose celesti stesse dovevano essere purificate con sacrifici più eccellenti di questi.