I tesori acquistati con lingua bugiarda sono un soffio fugace di gente che cerca la morte.

Chi semina iniquità miete sciagura, e la verga della sua collera è infranta.

Vuoi fissare lo sguardo su ciò che scompare? Poiché la ricchezza si fa delle ali, come l' aquila che vola verso il cielo.

Gli uomini del volgo non sono che vanità e i nobili non sono che menzogna; messi sulla bilancia vanno su, tutti insieme sono più leggeri della vanità.

Non abbiate fiducia nella violenza, non mettete vane speranze nella rapina; se le ricchezze abbondano, si distacchi da esse il vostro cuore.

Tieni lontana da me la via della menzogna e, nella tua grazia, fammi comprendere la tua legge.

Distogli gli occhi miei dal contemplare la vanità e fammi vivere nelle tue vie.

Vanità delle vanità, dice l' Ecclesiaste, vanità delle vanità, tutto è vanità.

Guai a quelli che tirano l' iniquità con le corde del vizio, e il peccato come con le corde di un cocchio,

Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con verità; si appoggiano su ciò che non è, dicono menzogne, concepiscono il male, partoriscono l' iniquità.

Poi disse loro: «Adesso attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono.

«Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani come voi; e vi predichiamo che da queste vanità vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi.

Giacobbe fece un voto, dicendo: «Se Dio è con me, se mi protegge durante questo viaggio che sto facendo, se mi dà pane da mangiare e vesti da coprirmi,

Benedisse Giuseppe e disse: «Il Dio alla cui presenza camminarono i miei padri Abraamo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno,

l' angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi! Siano chiamati con il mio nome, con il nome dei miei padri, Abraamo e Isacco, e si moltiplichino abbondantemente sulla terra!»

I figli d' Israele, quando l' ebbero vista, si dissero l' un l' altro: «Che cos' è?» perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «Questo è il pane che il SIGNORE vi dà da mangiare.

Lo misurarono con l' omer; chi ne aveva raccolto molto non ne ebbe in eccesso; e chi ne aveva raccolto poco non gliene mancava. Ognuno ne raccolse quanto gliene occorreva per il suo nutrimento.

Così lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole diventava caldo, quello si scioglieva.

Il sesto giorno raccolsero il doppio di quel pane: due omer per ciascuno. Tutti i capi della comunità vennero a dirlo a Mosè.

Guardate che il SIGNORE vi ha dato il sabato. Per questo, il sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Perciò ognuno stia dov' è, nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno».

I figli d' Israele mangiarono la manna per quarant' anni, finché arrivarono in terra abitata. Mangiarono la manna finché giunsero ai confini del paese di Canaan.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano;

Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più.

dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano;

La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno.

ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti.

Il re provvide continuamente al suo mantenimento quotidiano, fintanto che visse.

Allora il re Sedechia ordinò che Geremia fosse custodito nel cortile della prigione, e gli fosse dato tutti i giorni un pane dalla via dei fornai, finché tutto il pane della città fosse consumato. Così Geremia rimase nel cortile della prigione.

Quanto al suo mantenimento, durante tutto il tempo che visse, esso gli fu dato sempre da parte del re di Babilonia, giorno per giorno, fino al giorno della sua morte.