Giacobbe rispose al faraone: «Gli anni della mia vita nomade sono centotrenta. I miei anni sono stati pochi e travagliati e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita nomade».

ma l' uomo nasce per soffrire, come la favilla per volare in alto.

«L' uomo, nato di donna, vive pochi giorni, ed è sazio d' affanni.

Poiché siamo consumati per la tua ira e siamo atterriti per il tuo sdegno.

Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira; finiamo i nostri anni come un soffio.

Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare e mangiate pane tribolato; egli dà altrettanto a quelli che ama, mentre essi dormono.

(005-11) Dolce è il sonno del lavoratore, abbia egli poco o molto da mangiare; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire.

Quella notte il re, non potendo prender sonno, ordinò che gli si portasse il libro delle Memorie, le Cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re.

Quando dico: "Il mio letto mi darà sollievo, il mio giaciglio allevierà la mia pena",

tu mi sgomenti con sogni, e mi spaventi con visioni;

Io sono esausto a forza di gemere; ogni notte inondo di pianto il mio letto e bagno di lacrime il mio giaciglio.

L' occhio mio si consuma di dolore, invecchia a causa di tutti i miei nemici.

Poiché giorno e notte la tua mano si appesantiva su di me, il mio vigore inaridiva come per arsura d' estate. [Pausa]

Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore; la mia mano è stata tesa durante la notte senza stancarsi, l' anima mia ha rifiutato di essere consolata.

Tu tieni desti gli occhi miei, sono turbato e non posso parlare.

Allora il re ritornò al suo palazzo e digiunò tutta la notte; non fece venire nessuna delle concubine e non riuscì a dormire.

fortificando gli animi dei discepoli ed esortandoli a perseverare nella fede, dicendo loro che dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni.