In quel giorno dirai: «Io ti lodo, SIGNORE! Infatti, dopo esserti adirato con me, la tua ira si è calmata, e tu mi hai consolato.

In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda: Noi abbiamo una città forte; il SIGNORE vi pone la salvezza con mura e bastioni.

Allora Mosè e i figli d' Israele cantarono questo cantico al SIGNORE: «Io canterò al SIGNORE, perché è sommamente glorioso; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere.

Il SIGNORE è un guerriero, il suo nome è il SIGNORE.

Gli abissi li ricoprono; sono andati a fondo come una pietra.

Con la grandezza della tua maestà, tu rovesci i tuoi avversari; tu scateni la tua ira, essa li consuma come stoppia.

Il nemico diceva: "Inseguirò, raggiungerò, dividerò le spoglie, io mi sazierò di loro; sguainerò la mia spada, la mia mano li sterminerà";

Chi è pari a te fra gli dèi, o SIGNORE? Chi è pari a te, splendido nella tua santità, tremendo anche a chi ti loda, operatore di prodigi?

Tu hai condotto con la tua bontà il popolo che hai riscattato; l' hai guidato con la tua potenza alla tua santa dimora.

Già sono smarriti i capi di Edom, il tremito prende i potenti di Moab, tutti gli abitanti di Canaan vengono meno.

Tu li introdurrai e li pianterai sul monte che ti appartiene, nel luogo che hai preparato, o SIGNORE, per tua dimora, nel santuario che le tue mani, o Signore, hanno stabilito.

Mosè e i figli d' Israele cantarono questo cantico quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono nel mare, e il SIGNORE fece ritornare su di loro le acque del mare, ma i figli d' Israele camminarono sulla terra asciutta in mezzo al mare.

E Maria rispondeva: «Cantate al SIGNORE, perché è sommamente glorioso: ha precipitato in mare cavallo e cavaliere».

Tutti gli uomini di Giuda e di Gerusalemme, con a capo Giosafat, partirono con gioia per tornare a Gerusalemme, perché il SIGNORE li aveva colmati di gioia liberandoli dai loro nemici.

Ed entrarono a Gerusalemme e nella casa del SIGNORE al suono dei saltèri, delle cetre e delle trombe.

Tu sei il mio rifugio, tu mi proteggerai nelle avversità, tu mi circonderai di canti di liberazione. [Pausa]

si udrà ancora il grido di gioia e il grido d' esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, la voce di quelli che dicono: «Celebrate il SIGNORE degli eserciti, poiché il SIGNORE è buono, poiché la sua bontà dura per sempre», e che portano offerte di ringraziamento nella casa del SIGNORE. Poiché io farò tornare i deportati nel paese, e lo ristabilirò com' era prima", dice il SIGNORE.

e cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell' Agnello, dicendo: «Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veritiere sono le tue vie, o Re delle nazioni.

Così ha detto il SIGNORE: «Va' , compra una brocca di terracotta da un vasaio e prendi con te alcuni degli anziani del popolo e degli anziani dei sacerdoti;

Dirai così: "Ascoltate la parola del SIGNORE, o re di Giuda, e abitanti di Gerusalemme! Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d' Israele: Ecco, io faccio venire sopra questo luogo una calamità che farà intronare gli orecchi di chi ne sentirà parlare;

hanno costruito alti luoghi a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal; cosa che io non avevo comandata, di cui non avevo parlato mai, e che non mi era mai venuta in cuore.

Io renderò vani i disegni di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo, farò in modo che costoro cadano per la spada davanti ai loro nemici e per mano di quelli che cercano la loro vita; darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra.

Sarà per voi un sabato, giorno di completo riposo, e vi umilierete; il nono giorno del mese, dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato».

Sacrificherai l' agnello pasquale soltanto nel luogo che il SIGNORE, il tuo Dio, avrà scelto come dimora del suo nome; lo sacrificherai la sera, al tramontar del sole, nell' ora in cui uscisti dall' Egitto.

ti rallegrerai in questa tua festa, tu, tuo figlio, tua figlia, il tuo servo, la tua serva, il Levita, lo straniero, l' orfano e la vedova che abitano nelle tue città.

Ricordo con profonda commozione il tempo in cui camminavo con la folla verso la casa di Dio, tra i canti di gioia e di lode d' una moltitudine in festa.

Al direttore del coro. Sulla ghittea. Salmo di Asaf. Cantate con gioia a Dio, nostra forza; mandate grida di esultanza al Dio di Giacobbe.

Sonate la tromba alla nuova luna, alla luna piena, al giorno della nostra festa.

Dopo che ebbero cantato l' inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.

Posero l' arca di Dio sopra un carro nuovo, togliendola dalla casa di Abinadab; Uzza e Aio conducevano il carro.

Davide e tutto Israele facevano festa davanti a Dio, a tutta forza, cantando e sonando cetre, saltèri, timpani, cembali e trombe.

Ricordo con profonda commozione il tempo in cui camminavo con la folla verso la casa di Dio, tra i canti di gioia e di lode d' una moltitudine in festa.

Venite, cantiamo con gioia al SIGNORE, acclamiamo alla ròcca della nostra salvezza!

Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi!

Lodatelo con il suono della tromba, lodatelo con il saltèrio e la cetra.

Lodatelo con cembali risonanti, lodatelo con cembali squillanti.

Molti popoli vi accorreranno, e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri». Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del SIGNORE.

Confidate per sempre nel SIGNORE, perché il SIGNORE, sì il SIGNORE, è la roccia dei secoli.

Egli è la ròcca, l' opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto.

Poiché la loro ròcca non è come la nostra Ròcca; i nostri stessi nemici ne sono giudici;

Poiché chi è Dio all' infuori del SIGNORE? E chi è Ròcca all' infuori del nostro Dio,