egli rifiuta di lasciare andare il popolo. Va' dal faraone domani mattina; ecco, egli uscirà per andare verso l' acqua; tu, aspettalo sulla riva del Fiume, prendi in mano il bastone che è stato mutato in serpente
Dirai così: "Ascoltate la parola del SIGNORE, o re di Giuda, e abitanti di Gerusalemme! Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d' Israele: Ecco, io faccio venire sopra questo luogo una calamità che farà intronare gli orecchi di chi ne sentirà parlare;
Se vi rimane ancora un decimo della popolazione, esso a sua volta sarà distrutto; ma, come al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti, rimane il ceppo, così rimarrà al popolo, come ceppo, una discendenza santa».
Lasci l' empio la sua via e l' uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare.
Il re d' Assiria mandò Rabsaché, da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia con un grande esercito; e Rabsaché si fermò presso l' acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del lavandaio.
Il re d' Assiria, da Lachis, mandò a Ezechia a Gerusalemme, Tartan, Rabsaris e Rabsaché con un grande esercito. Essi salirono e giunsero a Gerusalemme. Quando arrivarono, si fermarono presso l' acquedotto dello stagno superiore, che è sulla strada del campo del lavandaio.
Il rimanente delle azioni di Ezechia, tutte le sue prodezze, e la costruzione del serbatoio e dell' acquedotto per portare l' acqua in città, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda.