Geremia 25:1-3
1
Ecco la parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda (era il primo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia),
2
e che Geremia pronunziò davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme:
3
Dal tredicesimo anno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, sino a oggi, sono già ventitré anni che la parola del SIGNORE mi è stata rivolta e che io vi ho parlato di continuo, fin dal mattino, ma voi non avete dato ascolto.
Geremia 26:1-24
1
Nel principio del regno di Ioiachim figlio di Giosia, re di Giuda, fu pronunziata questa parola da parte del SIGNORE:
2
«Così parla il SIGNORE: Va' nel cortile della casa del SIGNORE, e di' a tutte le città di Giuda, che vengono a prostrarsi nella casa del SIGNORE, tutte le parole che io ti comando di dir loro; non omettere nessuna parola.
3
Forse daranno ascolto e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; e io mi pentirò del male che penso di far loro per la malvagità delle loro azioni.
4
Tu dirai loro: "Così parla il SIGNORE: Se non date ascolto, se non camminate secondo la mia legge, che vi ho posta davanti,
5
se non date ascolto alle parole dei miei servitori, i profeti, i quali vi mando, che vi ho mandato fin dal mattino e non li avete ascoltati,
6
io tratterò questa casa come Silo, e farò in modo che questa città serva di maledizione presso tutte le nazioni della terra"».
7
I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che pronunziava queste parole nella casa del SIGNORE.
8
Appena Geremia ebbe finito di pronunziare tutto quello che il SIGNORE gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo presero e dissero: «Tu devi morire!
9
Perché hai profetizzato nel nome del SIGNORE, dicendo: Questa casa sarà come Silo e questa città sarà devastata, e priva di abitanti?» Tutto il popolo si radunò contro Geremia nella casa del SIGNORE.
10
Quando i capi di Giuda udirono queste cose, salirono dal palazzo del re al tempio del SIGNORE, e si sedettero all' ingresso della porta nuova del tempio del SIGNORE.
11
I sacerdoti e i profeti parlarono ai capi e a tutto il popolo, dicendo: «Quest' uomo merita la morte, perché ha profetizzato contro questa città, nel modo che avete udito con le vostre orecchie».
12
Allora Geremia parlò a tutti i capi e a tutto il popolo, dicendo: «Il SIGNORE mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città tutte le cose che avete udite.
13
Ora, cambiate le vostre vie e le vostre azioni, date ascolto alla voce del SIGNORE, del vostro Dio, e il SIGNORE si pentirà del male che ha pronunziato contro di voi.
14
Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me quello che vi parrà buono e giusto.
15
Soltanto sappiate per certo che, se mi uccidete, mettete del sangue innocente addosso a voi, a questa città e ai suoi abitanti, perché il SIGNORE mi ha veramente mandato da voi per farvi udire tutte queste parole».
16
Allora i capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Quest' uomo non merita la morte, perché ci ha parlato nel nome del SIGNORE, del nostro Dio».
17
Alcuni degli anziani del paese si alzarono e parlarono così a tutta l' assemblea del popolo:
18
«Michea, il Morasita, profetizzò ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda in questi termini: "Così dice il SIGNORE degli eserciti: Sion sarà arata come un campo, Gerusalemme diventerà un mucchio di macerie, e la montagna del tempio, un' altura boscosa".
19
Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda lo misero a morte? Ezechia non temette forse il SIGNORE, e non supplicò il SIGNORE al punto che il SIGNORE si pentì del male che aveva pronunziato contro di loro? Ma noi stiamo per compiere un male gravissimo a nostro danno».
20
Vi fu anche un altro uomo che profetizzò nel nome del SIGNORE: Uria, figlio di Semaia di Chiriat-Iearim, il quale profetizzò contro questa città e contro questo paese, in tutto e per tutto come Geremia.
21
Il re Ioiachim, tutti i suoi uomini prodi e tutti i suoi capi udirono le sue parole; il re cercò di farlo morire; ma Uria lo seppe, ebbe paura, fuggì e andò in Egitto.
22
Il re Ioiachim mandò degli uomini in Egitto, cioè Elnatan, figlio di Acbor, e altra gente con lui.
23
Questi trassero Uria fuori d' Egitto, e lo condussero al re Ioiachim, il quale lo colpì con la spada, e gettò il suo cadavere fra le sepolture dei figli del popolo.
24
Ma la mano di Aicam, figlio di Safan, fu con Geremia, e impedì che fosse dato in mano del popolo per essere messo a morte.
Geremia 35:1-36
1
Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE, al tempo di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda:
2
«Va' alla casa dei Recabiti, e parla loro; conducili nella casa del SIGNORE, in una delle camere, e offri loro del vino da bere».
3
Allora io presi Iaazania, figlio di Geremia, figlio di Cabazzinia, i suoi fratelli, tutti i suoi fratelli, tutti i suoi figli e tutta la casa dei Recabiti,
4
e li condussi nella casa del SIGNORE, nella camera dei figli di Anan, figlio d' Igdalia, uomo di Dio, la quale era vicino alla camera dei capi, sopra la camera di Maaseia, figlio di Sallum, guardiano della soglia;
5
misi davanti ai figli della casa dei Recabiti delle brocche piene di vino e delle coppe, e dissi loro: «Bevete del vino».
6
Ma quelli risposero: «Noi non beviamo vino; perché Gionadab, figlio di Recab, nostro padre, ce l' ha proibito, dicendo: "Non berrete mai vino, né voi né i vostri figli per sempre;
7
non costruirete case, non seminerete nessuna semenza, non pianterete vigne, e non ne possederete nessuna, ma abiterete in tende tutti i giorni della vostra vita, affinché viviate lungamente nel paese dove state come forestieri".
8
Noi abbiamo ubbidito alla voce di Gionadab, figlio di Recab, nostro padre, in tutto quello che ci ha comandato: non beviamo vino durante tutti i nostri giorni, tanto noi, che le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie;
9
non costruiamo case per abitarvi, non abbiamo vigna, campo, né semente;
10
abitiamo in tende e abbiamo ubbidito e fatto tutto quello che Gionadab, nostro padre, ci ha comandato.
11
Ma quando Nabucodonosor, re di Babilonia, è salito contro il paese, abbiamo detto: "Venite, ritiriamoci a Gerusalemme, per paura dell' esercito dei Caldei e dell' esercito di Siria". Così ci siamo stabiliti a Gerusalemme».
12
Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia in questi termini:
13
«Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d' Israele: Va' e di' agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: "Non riceverete voi dunque la lezione, imparando a ubbidire alle mie parole?" dice il SIGNORE.
14
"Le parole di Gionadab, figlio di Recab, che comandò ai suoi figli di non bere vino, sono state messe in pratica; ed essi fino a oggi non hanno bevuto vino, in ubbidienza all' ordine del padre loro; io vi ho parlato, parlato fin dal mattino, e voi non mi avete dato ascolto;
15
ho continuato a mandarvi ogni mattina tutti i miei servitori, i profeti, per dirvi: «Convertitevi ciascuno dalla sua via malvagia; cambiate comportamento; non andate dietro ad altri dèi per servirli, e abiterete nel paese che ho dato a voi e ai vostri padri», ma voi non avete prestato orecchio, e non mi avete ubbidito.
16
Sì, i figli di Gionadab, figlio di Recab, hanno messo in pratica l' ordine dato dal padre loro, ma questo popolo non mi ha ubbidito!"
17
Perciò, così parla il SIGNORE, Dio degli eserciti, Dio d' Israele: "Ecco, io faccio venire su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho pronunziato contro di loro, perché ho parlato loro, ed essi non hanno ascoltato; perché li ho chiamati, ed essi non hanno risposto"».
18
Alla casa dei Recabiti Geremia disse: «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d' Israele: "Poiché avete ubbidito all' ordine di Gionadab, vostro padre, e avete osservato tutti i suoi precetti e avete fatto tutto quello che egli vi aveva prescritto",
19
così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d' Israele: "A Gionadab, figlio di Recab, non verranno mai a mancare discendenti che stiano davanti alla mia faccia"».
2 Re 24:1-9
1
Al suo tempo, venne Nabucodonosor, re di Babilonia, e Ioiachim gli fu soggetto per tre anni; poi tornò a ribellarsi.
2
Il SIGNORE mandò contro Ioiachim schiere di Caldei, di Siri, schiere di Moabiti, schiere di Ammoniti; le mandò contro Giuda per distruggerlo, secondo la parola che il SIGNORE aveva pronunziata per mezzo dei profeti, suoi servi.
3
Questo avvenne solo per ordine del SIGNORE, il quale voleva allontanare Giuda dalla sua presenza, a causa di tutti i peccati che Manasse aveva commessi,
4
e a causa pure del sangue innocente che egli aveva sparso, e di cui aveva riempito Gerusalemme. Per questo il SIGNORE non volle perdonare.
5
Il rimanente delle azioni di Ioiachim, tutto quello che fece, è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.
6
Ioiachim si addormentò con i suoi padri, e Ioiachin, suo figlio, regnò al suo posto.
7
Il re d' Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia aveva conquistato tutto il territorio che era stato del re d' Egitto, dal torrente d' Egitto al fiume Eufrate.
8
Ioiachin aveva diciotto anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme tre mesi. Sua madre si chiamava Neusta, figlia di Elnatan, da Gerusalemme.
9
Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, in tutto e per tutto come aveva fatto suo padre.
2 Cronache 36:5-8
5
Ioiachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare; regnò undici anni a Gerusalemme, e fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, il suo Dio.
6
Nabucodonosor, re di Babilonia, salì contro di lui, e lo legò con doppie catene di bronzo per condurlo a Babilonia.
7
Nabucodonosor portò pure a Babilonia parte degli utensili della casa del SIGNORE, e li mise nel suo palazzo a Babilonia.
8
Il rimanente delle azioni di Ioiachim, le abominazioni che commise e tutto quello di cui si rese colpevole, sono cose scritte nel libro dei re d' Israele e di Giuda. E Ioiachin, suo figlio, regnò al suo posto.
Geremia 21:1-22
1
Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE, quando il re Sedechia gli mandò Pascur, figlio di Malchia, e Sefania, figlio di Maaseia, il sacerdote, per dirgli:
2
«Ti prego, consulta per noi il SIGNORE; poiché Nabucodonosor, re di Babilonia, ci fa la guerra; forse il SIGNORE farà in nostro favore qualcuna delle sue meraviglie, in modo che si ritiri da noi».
3
Allora Geremia disse loro: «Direte così a Sedechia:
4
"Così parla il SIGNORE, Dio d' Israele: Ecco, io sto per far rientrare nella città le armi di guerra che sono nelle vostre mani e con le quali voi combattete, fuori delle mura, contro il re di Babilonia e contro i Caldei che vi assediano, e le raccoglierò in mezzo a questa città.
5
Io stesso combatterò contro di voi con mano distesa e con braccio potente, con ira, con furore, con grande indignazione.
6
Colpirò gli abitanti di questa città, uomini e bestie, e moriranno di un' orrenda peste.
7
Poi, dice il SIGNORE, io darò Sedechia, re di Giuda, e i suoi servitori, e il popolo, e coloro che in questa città saranno scampati alla peste, alla spada e alla fame, in mano di Nabucodonosor re di Babilonia, in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita. Nabucodonosor li passerà a fil di spada; non li risparmierà, e non avrà né pietà né compassione".
8
A questo popolo dirai: "Così parla il SIGNORE: Ecco, io pongo davanti a voi la via della vita e la via della morte.
9
Colui che rimarrà in questa città morirà di spada, di fame o di peste; ma chi ne uscirà per arrendersi ai Caldei che vi assediano vivrà, e avrà la vita come suo bottino.
10
Io infatti volgo la mia faccia contro questa città per farle del male e non del bene, dice il SIGNORE; essa sarà data in mano al re di Babilonia, ed egli la darà alle fiamme".
11
«Alla casa dei re di Giuda di' : "Ascoltate la parola del SIGNORE:
12
Casa di Davide, così dice il SIGNORE: Amministrate la giustizia fin dal mattino, liberate dalla mano dell' oppressore colui al quale è tolto il suo, affinché l' ira mia non divampi come fuoco e arda al punto che nessuno la possa spegnere, per la malvagità delle vostre azioni.
13
Eccomi contro di te, o abitatrice della valle, roccia della pianura, dice il SIGNORE. Voi dite: «Chi scenderà contro di noi? Chi potrà entrare nelle nostre abitazioni?»
14
Io vi punirò secondo il frutto delle vostre azioni, dice il SIGNORE; appiccherò il fuoco a questa selva di Gerusalemme, ed esso divorerà tutto quello che la circonda"».
Geremia 28:1-29
1
In quello stesso anno, al principio del regno di Sedechia, re di Giuda, l' anno quarto, il quinto mese, Anania, figlio di Azzur, profeta, nativo di Gabaon, mi parlò nella casa del SIGNORE, in presenza dei sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo:
2
«Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d' Israele: "Io spezzo il giogo del re di Babilonia.
3
Entro due anni io farò tornare in questo luogo tutti gli arredi della casa del SIGNORE, che Nabucodonosor, re di Babilonia, ha tolti da questo luogo e ha portati a Babilonia;
4
ricondurrò in questo luogo", dice il SIGNORE, "Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti quelli di Giuda che sono deportati a Babilonia; perché spezzerò il giogo del re di Babilonia"».
5
Il profeta Geremia rispose al profeta Anania in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa del SIGNORE.
6
Il profeta Geremia disse: «Amen! Così faccia il SIGNORE! Il SIGNORE mandi ad effetto ciò che tu hai profetizzato, faccia tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa del SIGNORE e tutti quelli che sono stati condotti in esilio!
7
Però, ascolta ora questa parola che io pronunzio in presenza tua e in presenza di tutto il popolo.
8
I profeti che apparvero prima di me e prima di te, fin dai tempi antichi, profetarono contro molti paesi e contro grandi regni la guerra, la fame, la peste.
9
Quanto al profeta che profetizza la pace, una volta che si sarà adempiuta la sua parola, egli sarà riconosciuto come uno veramente inviato dal SIGNORE».
10
Allora il profeta Anania prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzò.
11
Anania parlò in presenza di tutto il popolo, e disse: «Così parla il SIGNORE: "In questo modo io spezzerò il giogo di Nabucodonosor, re di Babilonia togliendolo dal collo di tutte le nazioni, entro lo spazio di due anni"». Il profeta Geremia se ne andò.
12
Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe spezzato il giogo togliendolo dal collo del profeta Geremia, e disse:
13
«Va' , e di' ad Anania: "Così parla il SIGNORE: Tu hai spezzato un giogo di legno, ma hai fatto, invece di quello, un giogo di ferro.
14
Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d' Israele: Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano sottomesse a Nabucodonosor, re di Babilonia; ed esse gli saranno soggette; e gli do pure gli animali della campagna"».
15
Il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! Il SIGNORE non ti ha mandato e tu hai spinto questo popolo a confidare nella menzogna.
16
Perciò, così parla il SIGNORE: "Ecco, io ti caccio dalla faccia della terra; quest' anno morirai, perché hai parlato di ribellione contro il SIGNORE"».
17
Il profeta Anania morì quello stesso anno, nel settimo mese.
Geremia 34:1-22
1
Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE, quando Nabucodonosor, re di Babilonia, tutto il suo esercito, tutti i regni della terra sottoposti al suo dominio, e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e contro tutte le sue città:
2
«Così parla il SIGNORE, Dio d' Israele: Va' , parla a Sedechia, re di Giuda, e digli: "Così parla il SIGNORE: Ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, il quale la darà alle fiamme;
3
tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai certamente catturato, e sarai dato in sua mano; i tuoi occhi vedranno gli occhi del re di Babilonia; egli ti parlerà da bocca a bocca, e tu andrai a Babilonia.
4
Tuttavia, Sedechia, re di Giuda, ascolta la parola del SIGNORE: Così parla il SIGNORE, riguardo a te: Tu non morirai di spada;
5
tu morirai in pace; come si arsero aromi per i tuoi padri, gli antichi re tuoi predecessori, così se ne arderanno per te; si farà il lutto per te, dicendo: «Ahimé, signore!...» poiché sono io che pronunzio questa parola, dice il SIGNORE"».
6
Il profeta Geremia disse tutte queste parole a Sedechia, re di Giuda, a Gerusalemme,
7
mentre l' esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusalemme e contro tutte le città di Giuda che resistevano ancora, cioè contro Lachis e Azeca, che erano tutto quello che rimaneva, in fatto di fortezze, fra le città di Giuda.
8
Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE dopo che il re Sedechia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme per proclamare l' emancipazione,
9
per la quale ognuno doveva rimandare in libertà il suo schiavo e la sua schiava, ebreo ed ebrea, e nessuno doveva tener più in schiavitù alcun suo fratello giudeo.
10
Tutti i capi e tutto il popolo che erano entrati nel patto di rimandare in libertà ciascuno il proprio servo e la propria serva e di non tenerli più in schiavitù ubbidirono, e li rimandarono;
11
ma poi cambiarono idea, e fecero ritornare gli schiavi e le schiave che avevano affrancati, e li riassoggettarono a essere loro schiavi e schiave.
12
La parola del SIGNORE fu dunque rivolta dal SIGNORE a Geremia, in questi termini:
13
«Così parla il SIGNORE, Dio d' Israele: Io feci un patto con i vostri padri il giorno che li condussi fuori dal paese d' Egitto, dalla casa di schiavitù, e dissi loro:
14
"Al termine di sette anni, ciascuno di voi rimandi libero il suo fratello ebreo, che si sarà venduto a lui; ti serva sei anni, poi rimandalo da casa tua libero"; ma i vostri padri non ubbidirono e non prestarono orecchio.
15
Voi eravate oggi tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando l' emancipazione ciascuno al suo prossimo, e avevate fatto un patto in mia presenza, nella casa sulla quale è invocato il mio nome;
16
ma siete tornati indietro, e avete profanato il mio nome; ciascuno di voi ha fatto ritornare il suo schiavo e la sua schiava che avevate rimandato in libertà a loro piacere, e li avete assoggettati a essere vostri schiavi e schiave.
17
Perciò, così parla il SIGNORE: Voi non mi avete ubbidito proclamando l' emancipazione ciascuno di suo fratello e ciascuno del suo prossimo; ecco: io proclamo la vostra emancipazione, dice il SIGNORE, per andare incontro alla spada, alla peste e alla fame, e farò in modo che sarete agitati per tutti i regni della terra.
18
Darò gli uomini che hanno trasgredito il mio patto e non hanno messo in pratica le parole del patto che avevano stabilito in mia presenza, passando in mezzo alle parti del vitello che avevano tagliato in due;
19
darò, dico, i capi di Giuda e i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese che passarono in mezzo alle parti del vitello,
20
in mano dei loro nemici, e in mano di quelli che cercano la loro vita; i loro cadaveri serviranno di pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra.
21
Darò Sedechia, re di Giuda, e i suoi capi in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita, in mano dell' esercito del re di Babilonia, che si è allontanato da voi.
22
Ecco, io darò l' ordine, dice il SIGNORE, e li farò ritornare contro questa città; essi combatteranno contro di lei, la conquisteranno, la daranno alle fiamme; io farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti».
Geremia 37:1-39
1
Il re Sedechia, figlio di Giosia, regnò al posto di Conia, figlio di Ioiachim, e fu costituito re nel paese di Giuda da Nabucodonosor, re di Babilonia.
2
Ma né egli, né i suoi servitori, né il popolo del paese diedero ascolto alle parole che il SIGNORE aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia.
3
Il re Sedechia mandò Ieucal, figlio di Selemia, e Sofonia, figlio di Maaseia, il sacerdote, dal profeta Geremia, per dirgli: «Prega per noi il SIGNORE, nostro Dio».
4
Geremia andava e veniva in mezzo al popolo, e non era ancora stato messo in prigione.
5
L' esercito del faraone era uscito d' Egitto; e quando i Caldei che assediavano Gerusalemme ne ebbero la notizia, tolsero l' assedio a Gerusalemme.
6
Allora la parola del SIGNORE fu rivolta al profeta Geremia, in questi termini:
7
«Così parla il SIGNORE, Dio d' Israele: Dite così al re di Giuda che vi ha mandati da me per consultarmi: "Ecco, l' esercito del faraone, che era uscito in vostro soccorso, è tornato nel suo paese, in Egitto;
8
i Caldei torneranno e combatteranno contro questa città, la conquisteranno e la daranno alle fiamme".
9
Così parla il SIGNORE: Non ingannate voi stessi dicendo: "Certo, i Caldei se ne andranno da noi"; perché non se ne andranno.
10
Anzi, anche se voi sconfiggeste tutto l' esercito dei Caldei che combatte contro di voi, e non rimanessero che degli uomini feriti, questi si alzerebbero, ciascuno dalla sua tenda, e darebbero questa città alle fiamme».
11
Quando l' esercito dei Caldei si fu ritirato davanti a Gerusalemme a causa dell' esercito del faraone,
12
Geremia uscì da Gerusalemme per andare nel paese di Beniamino e ricevervi la sua porzione in mezzo al popolo.
13
Ma quando fu alla porta di Beniamino, c' era là un capitano della guardia, di nome Ireia, figlio di Selemia, figlio di Anania, il quale arrestò il profeta Geremia, dicendo: «Tu vai ad arrenderti ai Caldei».
14
Geremia rispose: «È falso; io non vado ad arrendermi ai Caldei»; ma l' altro non gli diede ascolto; arrestò Geremia e lo condusse dai capi.
15
I capi si adirarono contro Geremia, lo percossero e lo misero in prigione nella casa di Gionatan, il segretario; perché di quella avevano fatto un carcere.
16
Quando Geremia fu entrato nella prigione sotterranea fra le segrete, e vi fu rimasto molti giorni,
17
il re Sedechia lo mandò a prendere, lo interrogò in casa sua, di nascosto, e gli disse: «C' è qualche parola da parte del SIGNORE?» Geremia rispose: «Sì, c' è»; e aggiunse: «Tu sarai dato in mano del re di Babilonia».
18
Geremia disse inoltre al re Sedechia: «Che male ho commesso contro di te o contro i tuoi servitori o contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione?
19
Dove sono ora i vostri profeti che vi profetizzavano dicendo: "Il re di Babilonia non verrà contro di voi né contro questo paese?"
20
Ora ascolta, ti prego, o re, mio SIGNORE; la mia supplica giunga ben accolta in tua presenza; non mi far tornare nella casa di Gionatan lo scriba, in modo che io vi muoia».
21
Allora il re Sedechia ordinò che Geremia fosse custodito nel cortile della prigione, e gli fosse dato tutti i giorni un pane dalla via dei fornai, finché tutto il pane della città fosse consumato. Così Geremia rimase nel cortile della prigione.
Geremia 52:1-34
1
Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Camutal, figlia di Geremia da Libna.
2
Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE in tutto e per tutto come aveva fatto Ioiachim.
3
A causa dell' ira del SIGNORE contro Gerusalemme e Giuda, le cose arrivarono al punto che il SIGNORE li scacciò dalla sua presenza. Sedechia si ribellò al re di Babilonia.
4
L' anno nono del regno di Sedechia, il decimo giorno del decimo mese, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; si accampò contro di lei e la circondò di posti fortificati.
5
La città fu assediata fino all' undicesimo anno del re Sedechia.
6
Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella città; e non c' era più pane per il popolo del paese.
7
Allora fu fatta una breccia alla città, e tutta la gente di guerra fuggì, uscirono di notte dalla città, per la via della porta fra le due mura, in prossimità del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la città da ogni parte; i fuggiaschi presero la via della pianura,
8
ma l' esercito dei Caldei inseguì il re, raggiunse Sedechia nelle pianure di Gerico, e tutto l' esercito di lui si disperse e l' abbandonò.
9
Allora i Caldei presero il re e lo condussero al re di Babilonia a Ribla nel paese di Camat; egli pronunziò la sua sentenza contro di lui.
10
Il re di Babilonia fece scannare i figli di Sedechia in presenza di lui; fece pure scannare tutti i capi di Giuda a Ribla.
11
Poi fece cavar gli occhi a Sedechia; il re di Babilonia lo fece incatenare con una doppia catena di bronzo e lo deportò a Babilonia, e lo mise in prigione, dove rimase fino al giorno della sua morte.
12
Il decimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme,
13
incendiò il tempio del SIGNORE e il palazzo del re, diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme e arse tutte le case ragguardevoli.
14
Tutto l' esercito dei Caldei che era con il capitano della guardia demolì da tutte le parti le mura di Gerusalemme.
15
Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò una parte dei più poveri del popolo, i superstiti che erano rimasti nella città, i fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia e il resto della popolazione.
16
Ma Nebuzaradan, capitano della guardia, lasciò alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.
17
I Caldei spezzarono le colonne di bronzo che erano nel tempio del SIGNORE, le basi, il mare di rame che era nel tempio del SIGNORE, e ne portarono via il rame a Babilonia.
18
Presero le pignatte, le palette, i coltelli, le bacinelle, le coppe, e tutti gli utensili di bronzo con i quali si faceva il servizio.
19
Il capo della guardia prese pure le coppe, i bracieri, le bacinelle, le pignatte, i candelabri, le tazze e i calici, l' oro di ciò che era d' oro e l' argento di ciò che era d' argento.
20
Quanto alle due colonne, al mare e ai dodici buoi di bronzo che servivano di base e che Salomone aveva fatti per il tempio del SIGNORE, il bronzo di tutti questi oggetti aveva un peso incalcolabile.
21
L' altezza di una di queste colonne era di diciotto cubiti, e a misurarla in giro ci voleva un filo di dodici cubiti; aveva uno spessore di quattro dita, ed era vuota;
22
sopra c' era un capitello di bronzo; l' altezza di ogni capitello era di cinque cubiti; attorno al capitello c' erano un reticolato e delle melagrane, ogni cosa di bronzo, lo stesso era della seconda colonna, adorna pure di melagrane.
23
C' erano novantasei melagrane da ogni lato, e tutte le melagrane attorno al reticolato ammontavano a cento.
24
Il capitano della guardia prese Seraia, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, e i tre custodi della soglia,
25
prese nella città un eunuco che comandava la gente di guerra, sette uomini fra i consiglieri intimi del re che furono trovati nella città, il segretario del capo dell' esercito che arruolava il popolo del paese e sessanta privati che furono anch' essi trovati nella città.
26
Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse al re di Babilonia a Ribla,
27
e il re di Babilonia li fece colpire e mettere a morte a Ribla, nel paese di Camat. Così Giuda fu deportato lontano dal suo paese.
28
Questo è il popolo che Nabucodonosor condusse in esilio: il settimo anno, tremilaventitré Giudei;
29
il diciottesimo anno del suo regno, deportò da Gerusalemme ottocentotrentadue persone;
30
il ventitreesimo anno di Nabucodonosor, Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò settecentoquarantacinque Giudei: in tutto, quattromilaseicento persone.
31
Il trentasettesimo anno della deportazione di Ioiachin, re di Giuda, il venticinquesimo giorno del dodicesimo mese, Evil-Merodac, re di Babilonia, l' anno stesso che cominciò a regnare, fece grazia a Ioiachin, re di Giuda, e lo fece uscire di prigione;
32
gli parlò benevolmente e mise il trono di lui più in alto di quello degli altri re che erano con lui a Babilonia.
33
Gli fece cambiare i suoi vestiti di prigione; Ioiachin mangiò sempre a tavola con lui per tutto il tempo che egli visse.
34
Quanto al suo mantenimento, durante tutto il tempo che visse, esso gli fu dato sempre da parte del re di Babilonia, giorno per giorno, fino al giorno della sua morte.
2 Re 24:17-20
17
Il re di Babilonia fece re al posto di Ioiachin, Mattania, zio di lui al quale cambiò il nome chiamandolo Sedechia.
18
Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Camutal, figlia di Geremia da Libna.
19
Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE in tutto e per tutto come aveva fatto Ioiachim.
20
A causa dell' ira del SIGNORE contro Gerusalemme e Giuda, le cose arrivarono al punto che il SIGNORE li cacciò via dalla sua presenza. E Sedechia si ribellò al re di Babilonia.
2 Re 25:1-30
1
L' anno nono del regno di Sedechia, il decimo giorno del decimo mese, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; si accampò di fronte a essa, e le costruì attorno delle trincee.
2
La città fu assediata fino all' undicesimo anno del re Sedechia.
3
Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella città; e non c' era più pane per il popolo del paese.
4
Allora venne fatta una breccia nelle mura della città. Tutta la gente di guerra fuggì, di notte, per la via della porta fra le due mura, in prossimità del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la città da ogni parte; e il re prese la via della pianura;
5
ma l' esercito dei Caldei lo inseguì, lo raggiunse nella pianura di Gerico, e tutto l' esercito di lui si disperse e l' abbandonò.
6
Allora i Caldei presero il re, e lo condussero al re di Babilonia a Ribla, dove fu pronunziata la sentenza contro di lui.
7
I figli di Sedechia furono uccisi in sua presenza; poi cavarono gli occhi a Sedechia; lo incatenarono con una doppia catena di bronzo, e lo portarono a Babilonia.
8
Il settimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, funzionario del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme,
9
bruciò il tempio del SIGNORE e il palazzo del re, e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, tutte le case dei grandi personaggi.
10
Tutto l' esercito dei Caldei, che era con il capitano della guardia, abbatté tutte le mura di Gerusalemme.
11
Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò i superstiti che erano rimasti nella città, i fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia, e il resto della popolazione.
12
Il capitano della guardia non lasciò che alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.
13
I Caldei spezzarono le colonne di bronzo che erano nella casa del SIGNORE, le basi e il mare di bronzo che era nella casa del SIGNORE, e ne portarono via il metallo a Babilonia.
14
Presero le pignatte, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli utensili di bronzo con i quali si faceva il servizio.
15
Il capitano della guardia prese pure i bracieri, le bacinelle: ciò che era d' oro e ciò che era d' argento.
16
Quanto alle due colonne, al mare e alle basi che Salomone aveva fatte per la casa del SIGNORE, il metallo di tutti questi oggetti aveva un peso incalcolabile.
17
Ciascuna di queste colonne era alta diciotto cubiti, e aveva sopra un capitello di bronzo alto tre cubiti; e attorno al capitello c' erano un reticolato e delle melagrane, ogni cosa di bronzo; così era la seconda colonna, munita pure di reticolato.
18
Il capitano della guardia prese Seraia, il sommo sacerdote, Sofonia il secondo sacerdote,
19
e i tre custodi della porta d' ingresso, e prese nella città un eunuco che comandava la gente di guerra, cinque uomini dei consiglieri intimi del re che furono trovati nella città, il segretario del capo dell' esercito che arruolava il popolo del paese, e sessanta privati che furono anch' essi trovati nella città.
20
Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla;
21
e il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Camat. Così la popolazione di Giuda fu deportata lontano dal suo paese.
22
Quanto al popolo che rimase nel paese di Giuda, lasciatovi da Nabucodonosor, re di Babilonia, il re pose a governarli Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan.
23
Quando tutti i capitani della gente di guerra e i loro uomini udirono che il re di Babilonia aveva fatto Ghedalia governatore, si recarono da Ghedalia a Mispa: erano Ismael figlio di Netania, Iocanan figlio di Carea, Seraia figlio di Tanumet da Netofa, Iaazania figlio di uno di Maaca, con la loro gente.
24
Ghedalia fece a loro e alla loro gente, un giuramento, dicendo: «Non v' incutano timore i funzionari dei Caldei; restate nel paese, servite il re di Babilonia, e vi troverete bene».
25
Ma il settimo mese, Ismael, figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe reale, venne con dieci uomini e colpirono a morte Ghedalia insieme con i Giudei e con i Caldei che erano con lui a Mispa.
26
E tutto il popolo, piccoli e grandi, e i capitani della gente di guerra partirono e andarono in Egitto, perché avevano paura dei Caldei.
27
Il trentasettesimo anno dalla deportazione di Ioiachin, re di Giuda, il ventisettesimo giorno del dodicesimo mese, Evilmerodac, re di Babilonia, l' anno stesso che cominciò a regnare, fece grazia a Ioiachin, re di Giuda, e lo fece uscire di prigione;
28
gli parlò benevolmente e mise il suo trono più in alto di quello degli altri re che erano con lui a Babilonia.
29
Gli fece cambiare le vesti di prigione; e Ioiachin mangiò sempre a tavola con lui per tutto il tempo che egli visse.
30
Il re provvide continuamente al suo mantenimento quotidiano, fintanto che visse.
2 Cronache 36:11-21
11
Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni.
12
Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, suo Dio, e non si umiliò davanti al profeta Geremia, che gli parlava da parte del SIGNORE.
13
Egli si ribellò pure a Nabucodonosor, che lo aveva fatto giurare nel nome di Dio; e irrigidì il collo e il suo cuore rifiutando di convertirsi al SIGNORE, Dio d' Israele.
14
Tutti i capi dei sacerdoti e il popolo moltiplicarono anch' essi le loro infedeltà, seguendo tutte le abominazioni delle nazioni; contaminarono la casa del SIGNORE, che egli aveva santificata a Gerusalemme.
15
Il SIGNORE, Dio dei loro padri, mandò loro a più riprese degli ammonimenti, per mezzo dei suoi messaggeri perché voleva risparmiare il suo popolo e la sua casa;
16
ma quelli si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti, finché l' ira del SIGNORE contro il suo popolo arrivò al punto che non ci fu più rimedio.
17
Allora egli fece salire contro di essi il re dei Caldei, che uccise di spada i loro giovani nella casa del loro santuario, e non risparmiò giovane, né fanciulla, né anziano, né vecchio. Il SIGNORE gli diede nelle mani ogni cosa.
18
Nabucodonosor portò a Babilonia tutti gli utensili della casa di Dio, grandi e piccoli, i tesori della casa del SIGNORE, e i tesori del re e dei suoi capi.
19
I Caldei incendiarono la casa di Dio, demolirono le mura di Gerusalemme, diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e ne distrussero tutti gli oggetti preziosi.
20
Nabucodonosor deportò a Babilonia quanti erano scampati alla spada; ed essi furono assoggettati a lui e ai suoi figli, fino all' avvento del regno di Persia
21
si adempisse la parola del SIGNORE pronunziata per bocca di Geremia), fino a che il paese avesse goduto dei suoi sabati; difatti esso dovette riposare per tutto il tempo della sua desolazione, finché furono compiuti i settant' anni.
Geremia 52:12
Il decimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme,
Geremia 52:15
Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò una parte dei più poveri del popolo, i superstiti che erano rimasti nella città, i fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia e il resto della popolazione.
2 Re 25:8
Il settimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, funzionario del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme,
Zaccaria 7:5
«Parla a tutto il popolo del paese e ai sacerdoti, e di' : "Quando avete digiunato e fatto cordoglio il quinto e il settimo mese durante questi settant' anni, avete forse digiunato per me, proprio per me?
Zaccaria 8:19
«Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Il digiuno del quarto, il digiuno del quinto, il digiuno del settimo e il digiuno del decimo mese diventeranno per la casa di Giuda una gioia, un gaudio, feste d' esultanza; amate dunque la verità e la pace"».