Soltanto riconosci la tua iniquità: tu sei stata infedele al SIGNORE, al tuo Dio, sei andata di qua e di là con gli stranieri, sotto ogni albero verdeggiante, e non hai dato ascolto alla mia voce"», dice il SIGNORE.

Noi abbiamo la nostra vergogna come giaciglio e la nostra infamia come coperta, poiché abbiamo peccato contro il SIGNORE, il nostro Dio: noi e i nostri padri, dalla nostra infanzia sino a questo giorno; non abbiamo dato ascolto alla voce del SIGNORE, il nostro Dio.

«"E confesseranno la loro iniquità e l' iniquità dei loro padri, l' iniquità delle trasgressioni commesse contro di me e della resistenza oppostami,

io mi ricorderò del mio patto con Giacobbe, mi ricorderò del mio patto con Isacco e del mio patto con Abraamo, e mi ricorderò del paese;

«Mio Dio, io sono confuso; e mi vergogno, mio Dio, di alzare a te la mia faccia, perché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa, e la nostra colpa è così grande che giunge al cielo.

Dal tempo dei nostri padri fino a oggi siamo stati grandemente colpevoli; e a causa delle nostre iniquità, noi, i nostri re e i nostri sacerdoti, siamo stati messi in mano ai re dei paesi stranieri, in balìa della spada, dell' esilio, della rapina e del disonore, come si vede anche oggi.

Quelli che appartenevano alla discendenza d' Israele si separarono da tutti gli stranieri, si presentarono davanti a Dio, e confessarono i loro peccati e le iniquità dei loro padri.

Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE», e tu hai perdonato l' iniquità del mio peccato. [Pausa]

poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me.

Noi e i nostri padri abbiamo peccato, abbiamo mancato, abbiamo fatto il male.

Ma egli li salvò per amore del suo nome, per far conoscere la sua potenza.

Li salvò dalla mano di chi li odiava e li riscattò dalla mano del nemico.

Allora credettero alle sue parole, e cantarono la sua lode.

ma nel deserto furono presi da cupidigia, e tentarono Dio nella solitudine.

Divennero invidiosi di Mosè nell' accampamento, e di Aaronne, il santo del SIGNORE.

Un fuoco divampò nella loro assemblea, la fiamma consumò gli empi.

così sostituirono la gloria di Dio con la figura d' un bue che mangia l' erba.

cose meravigliose nel paese di Cam, cose tremende sul mar Rosso.

Disprezzarono il paese delizioso, non credettero alla sua parola;

Perciò, egli alzò la mano su di loro giurando di abbatterli nel deserto,

Si misero sotto il giogo di Baal-Peor e mangiarono i sacrifici dei morti.

Ma Fineas si alzò, fece giustizia e il flagello cessò.

Lo provocarono presso le acque di Meriba, e ne venne del male a Mosè per causa loro;

Essi non distrussero i popoli, come il SIGNORE aveva loro comandato;

Servirono i loro idoli, che divennero un laccio per essi;

e sparsero il sangue innocente, il sangue dei propri figli e delle proprie figlie, che sacrificarono agl' idoli di Canaan; e il paese fu profanato dal sangue versato.

L' ira del SIGNORE si accese contro il suo popolo ed egli prese in abominio la sua eredità.

I loro nemici li oppressero, e furono umiliati sotto la loro mano.

Tuttavia, volse a loro lo sguardo quando furono in angoscia, quando udì il loro grido;

Fece sì che avessero compassione di loro tutti quelli che li avevano deportati.

Benedetto sia il SIGNORE, il Dio d' Israele, d' eternità in eternità! E tutto il popolo dica: «Amen!» Alleluia.

Noi abbiamo peccato, ci siamo comportati iniquamente, abbiamo operato malvagiamente, ci siamo ribellati e ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni.

A te, o Signore, la giustizia; a noi la confusione della faccia in questo giorno, agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme e a tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove li hai dispersi per le infedeltà che hanno commesse contro di te.

Ma se camminiamo nella luce, com' egli è nella luce, abbiamo comunione l' uno con l' altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.

Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il SIGNORE». Natan rispose a Davide: «Il SIGNORE ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai.

Dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, provò un rimorso al cuore, e disse al SIGNORE: «Ho gravemente peccato in quel che ho fatto; ma ora, o SIGNORE, perdona l' iniquità del tuo servo, perché ho agito con grande stoltezza».

Ed egli canterà tra la gente e dirà: "Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo.

Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò ch' è male agli occhi tuoi. Perciò sei giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi.

Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro il cielo e contro di te:

Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò.