Un leone balza fuori dal folto bosco, un distruttore di nazioni si è messo in marcia, ha lasciato il suo luogo, per ridurre il tuo paese in desolazione, al punto che le tue città saranno rovinate e prive d' abitanti.

Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del Giordano contro il forte territorio; io ne farò fuggire all' improvviso gli abitanti e stabilirò su di esso colui che io ho scelto. Poiché chi è simile a me? Chi mi ordinerà di comparire in giudizio? Qual è il pastore che possa starmi di fronte?»

Al rumore della conquista di Babilonia trema la terra e se ne ode il grido fra le nazioni.

Si odono i lamenti dei pastori, perché la loro gloria è distrutta; si ode il ruggito dei leoncelli, perché le rive lussureggianti del Giordano sono devastate.

«Se, correndo con dei pedoni, questi ti stancano, come potrai gareggiare con i cavalli? Se non ti senti al sicuro che in terra di pace, come farai quando il Giordano sarà in piena?

Appena quelli che portavano l' arca giunsero al Giordano e tuffarono i piedi nell' acqua della riva (il Giordano straripa dappertutto durante tutto il tempo della mietitura),

12-16 Questi son quelli che passarono il Giordano il primo mese, quand' era straripato dappertutto, e misero in fuga tutti gli abitanti delle valli, a oriente e a occidente.

Chi è pari a te fra gli dèi, o SIGNORE? Chi è pari a te, splendido nella tua santità, tremendo anche a chi ti loda, operatore di prodigi?

Poiché chi, nei cieli, è paragonabile al SIGNORE? Chi è simile al SIGNORE tra i figli di Dio?

SIGNORE, Dio degli eserciti, chi è potente come te, o SIGNORE? La tua fedeltà si manifesta attorno a te.

Chi è simile al SIGNORE, al nostro Dio, che siede sul trono in alto,

che si abbassa a guardare nei cieli e sulla terra?

«A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?» Dice il Santo.

Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; se di diritto, egli dice: "Chi mi convocherà?"

«Sono innocente? Sì, lo sono! Di me non mi preme, io disprezzo la mia vita!

Oh, sapessi dove trovarlo! Potessi arrivare fino al suo trono!

Saprei quel che mi risponderebbe, capirei quello che avrebbe da dirmi.

Là troverebbe un uomo retto a discutere con lui, e sarei dal mio giudice assolto per sempre.

«Il censore dell' Onnipotente vuole ancora contendere con lui? Colui che censura Dio ha una risposta a tutto questo?»

«Ecco, io sono troppo meschino; che ti potrei rispondere? Io mi metto la mano sulla bocca.

Il SIGNORE allora rispose a Giobbe dalla tempesta, e disse:

Vuoi proprio annullare il mio giudizio? Condannare me per giustificare te stesso?

Chi è colui che senza intelligenza offusca il tuo disegno? Sì, ne ho parlato; ma non lo capivo; sono cose per me troppo meravigliose e io non le conosco.

Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l' occhio mio ti ha visto.

e non chiamare in giudizio il tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

Il loro principe sarà uno di essi e chi li dominerà uscirà di mezzo a loro; io lo farò avvicinare, ed egli verrà a me; poiché chi disporrebbe il suo cuore ad avvicinarsi a me?" dice il SIGNORE.

(0041-2) Nessuno è tanto ardito da provocarlo. E chi dunque oserà starmi di fronte?

Tu, tu sei tremendo; e chi può resistere davanti a te quando esplode la tua ira?

Chi può resistere davanti alla sua indignazione? Chi può sopportare l' ardore della sua ira? Il suo furore si spande come fuoco e le rocce si schiantano davanti a lui.

perché è venuto il gran giorno della sua ira. Chi può resistere?»