«Tendono la lingua, che è il loro arco, per scoccare menzogne; sono diventati potenti nel paese, ma non per agire con fedeltà; poiché passano di malvagità in malvagità e non conoscono me, dice il SIGNORE.

L' uno inganna l' altro, non dice la verità, esercitano la loro lingua a mentire, si affannano a fare il male.

Ciascuno mente parlando con il prossimo; parla con labbro adulatore e con cuore doppio.

L' anima mia è in mezzo a leoni; dimoro tra gente che vomita fiamme, in mezzo a uomini i cui denti sono lance e frecce, e la cui lingua è una spada affilata.

Hanno affilato la loro lingua come spada e hanno scagliato come frecce parole amare,

per colpire di nascosto l' uomo integro; lo colpiscono all' improvviso, e non hanno paura.

saranno abbattuti, e il male causato dalle proprie lingue ricadrà su di loro. Chiunque li vedrà scrollerà il capo.

Che ti sarà dato e che ti sarà aggiunto, lingua ingannatrice?

Quando Abner fu tornato a Ebron, Ioab lo trasse in disparte nello spazio fra le due porte, come volendogli parlare in segreto, e lì lo colpì al ventre e lo uccise; fece questo per vendicare il sangue di suo fratello Asael.

Ioab disse ad Amasa: «Come stai, fratello mio?» Con la destra prese Amasa per la barba, per baciarlo.

Amasa non fece attenzione alla spada che Ioab aveva in mano; e Ioab lo colpì al ventre e gli intestini si sparsero per terra. Non lo colpì una seconda volta, perché Amasa morì. Poi Ioab e Abisai, suo fratello, si misero a inseguire Seba, figlio di Bicri.

Non trascinarmi via con gli empi e con i malfattori, i quali parlano di pace con il prossimo, ma hanno la malizia nel cuore.

La sua bocca è più untuosa del burro, ma nel cuore ha la guerra; le sue parole son più delicate dell' olio, ma in realtà sono spade sguainate.

Chi odia parla con dissimulazione; ma, dentro, medita l' inganno;

Il suo odio si nasconde sotto la finzione, ma la sua malvagità si rivelerà nell' assemblea.

Colui che lo tradiva, aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; prendetelo».

E in quell' istante, avvicinatosi a Gesù, gli disse: «Ti saluto, Maestro!» e gli diede un lungo bacio.