(0021-36) riverserò su di te la mia indignazione, soffierò contro di te nel fuoco della mia ira e ti darò in mano di uomini brutali, artefici di distruzione.
Il SIGNORE farà andare te e il re, che avrai costituito sopra di te, verso una nazione che né tu né i tuoi padri avrete conosciuto; lì servirai dèi stranieri, il legno e la pietra;
Il SIGNORE farà muovere contro di te, da lontano, dalle estremità della terra, una nazione, pari all' aquila che vola: una nazione della quale non capirai la lingua,
Esso moltiplica i suoi prodotti per i re ai quali tu ci hai sottoposti a causa dei nostri peccati, e che dispongono dei nostri corpi e del nostro bestiame a loro piacere; e noi siamo in grande angoscia».
Ecco, io faccio venire da lontano una nazione contro di voi, casa d' Israele», dice il SIGNORE; «una nazione valorosa, una nazione antica, una nazione della quale tu non conosci la lingua e non capisci le parole.
16
La sua faretra è un sepolcro aperto; tutti quanti sono valorosi.
17
Essa divorerà i tuoi raccolti e il tuo pane, divorerà i tuoi figli e le tue figlie, divorerà le tue pecore e i tuoi buoi, divorerà le tue vigne e i tuoi fichi; abbatterà con la spada le tue città fortificate nelle quali confidi.
Perciò, in mezzo a te, dei padri mangeranno i loro figli, e dei figli mangeranno i loro padri; io eseguirò su di te dei giudizi; disperderò a tutti i venti quel che rimarrà di te.
La tua infamia e il tuo disonore serviranno di ammonimento e di stupore per le nazioni che ti circondano, quando io avrò eseguito su di te i miei giudizi con ira, con furore, con indignati castighi-io, il SIGNORE, ho parlato-
daranno alle fiamme le tue case, faranno giustizia di te in presenza di molte donne; io ti farò cessare dal fare la prostituta e tu non pagherai più nessuno.
perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male.
per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui».