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che confermò a Giacobbe come uno statuto, a Israele come un patto eterno,
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dicendo: «Ti darò il paese di Canaan come vostra eredità».
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Non erano allora che poca gente, pochissimi e stranieri nel paese,
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e andavano da una nazione all' altra, da un regno a un altro popolo.
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Egli non permise che alcuno li opprimesse; per amor loro castigò dei re,
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dicendo: «Non toccate i miei unti e non fate alcun male ai miei profeti».
26
Egli mandò Mosè, suo servo, e Aaronne, che aveva scelto.
27
Essi operarono in mezzo a loro i miracoli da lui ordinati, fecero dei prodigi nella terra di Cam.
28
Mandò le tenebre e si fece buio, eppure non osservarono le sue parole.
29
Cambiò le acque in sangue e fece morire i loro pesci.
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La terra brulicò di rane, fin nelle camere dei loro re.
31
Egli parlò, e vennero mosche velenose e zanzare in tutto il loro territorio.
32
Mandò loro grandine invece di pioggia, fiamme di fuoco sul loro paese.
33
Colpì le loro vigne e i loro fichi e spezzò gli alberi del loro territorio.
34
Egli parlò e vennero cavallette e bruchi innumerevoli,
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che divorarono tutta l' erba del paese e mangiarono il frutto della loro terra.
36
Poi colpì tutti i primogeniti nel loro paese, le primizie del loro vigore.
37
E fece uscire gli Israeliti con argento e oro, e nessuno vacillò nelle sue tribù.