«"Ma i sacerdoti leviti, figli di Sadoc, i quali hanno mantenuto l' incarico che avevano del mio santuario quando i figli d' Israele si sviavano da me, saranno quelli che si accosteranno a me per fare il mio servizio, e che si terranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue, dice DIO, il Signore.

I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro.

Essa apparterrà ai sacerdoti consacrati tra i figli di Sadoc che hanno fatto il mio servizio e non si sono sviati quando i figli d' Israele si sviavano, come si sviavano i Leviti.

Fece venire tutti i sacerdoti delle città di Giuda, profanò gli alti luoghi dove i sacerdoti avevano offerto incenso, da Gheba a Beer-Seba, e abbatté i templi delle porte della città: quello che era all' ingresso della porta di Giosuè, governatore della città, e quello che era a sinistra della porta della città.

Quei sacerdoti degli alti luoghi non salivano a sacrificare sull' altare del SIGNORE a Gerusalemme: mangiavano però pane azzimo in mezzo ai loro fratelli.

Fece venire i sacerdoti e i Leviti, li radunò sulla piazza orientale,

e disse loro: «Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi, e santificate la casa del SIGNORE, Dio dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni immondezza.

I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti, i nostri padri non hanno messo in pratica la tua legge e non hanno ubbidito né ai comandamenti né alle esortazioni con cui tu li scongiuravi.

«Profeti e sacerdoti sono empi, nella mia casa stessa ho trovato la loro malvagità», dice il SIGNORE.

I suoi profeti sono arroganti, perfidi; i suoi sacerdoti profanano le cose sante, infrangono la legge.

Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro.

Caino disse al SIGNORE: «Il mio castigo è troppo grande perché io possa sopportarlo.

Chiunque ne mangerà porterà la pena della sua iniquità, perché avrà profanato ciò che è sacro al SIGNORE e quel tale sarà tolto via dalla sua gente.

Il marito sarà immune da colpa, ma la donna porterà la pena della sua iniquità"».

Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo; son come un grave carico, troppo pesante per me.

Egli vedrà il frutto del suo tormento interiore, e ne sarà saziato; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità.