2
Acab parlò a Nabot, e gli disse: «Dammi la tua vigna, di cui voglio farmi un orto, perché è contigua alla mia casa; e al suo posto ti darò una vigna migliore; o, se preferisci, te ne pagherò il valore in denaro».
3
Ma Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il SIGNORE dal darti l' eredità dei miei padri!»
4
E Acab se ne tornò a casa sua triste e irritato per quella parola dettagli da Nabot d' Izreel: «Io non ti darò l' eredità dei miei padri!» Si gettò sul suo letto, voltò la faccia verso il muro, e non prese cibo.
5
Allora Izebel, sua moglie, andò da lui e gli disse: «Perché hai lo spirito così abbattuto, e non mangi?»
6
Acab le rispose: «Perché ho parlato a Nabot d' Izreel e gli ho detto: "Dammi la tua vigna per il denaro che vale; o, se preferisci, ti darò un' altra vigna invece di quella"; ed egli m' ha risposto: "Io non ti darò la mia vigna!"»
7
Izebel, sua moglie, gli disse: «Sei tu, sì o no, che eserciti la sovranità sopra Israele? Alzati, mangia, e sta' di buon animo; la vigna di Nabot d' Izreel te la farò avere io».
8
Scrisse delle lettere a nome di Acab, le sigillò con il sigillo di lui, e le mandò agli anziani e ai notabili che abitavano nella città di Nabot.
9
In quelle lettere scrisse così: «Bandite un digiuno, e fate sedere Nabot in prima fila davanti al popolo;
10
mettetegli di fronte due malfattori, i quali depongano contro di lui, dicendo: Tu hai maledetto Dio e il re; poi portatelo fuori dalla città, lapidatelo, e così muoia».
11
La gente della città di Nabot, gli anziani e i notabili che abitavano nella città, fecero come Izebel aveva loro ordinato, scrivendo le lettere che aveva loro mandate.
12
Bandirono il digiuno, e fecero sedere Nabot davanti al popolo.
13
Poi vennero i due malfattori. Si misero di fronte a lui, e deposero così contro di lui, davanti al popolo: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Allora lo condussero fuori dalla città, lo lapidarono, ed egli morì.
14
Poi mandarono a dire a Izebel: «Nabot è stato lapidato ed è morto».
15
Quando Izebel udì che Nabot era stato lapidato ed era morto, disse ad Acab: «Alzati, prendi possesso della vigna di Nabot d' Izreel, che egli rifiutò di darti per denaro; poiché Nabot non vive più, è morto».
16
Quando Acab udì che Nabot era morto, si alzò per scendere alla vigna di Nabot d' Izreel, e prenderne possesso.
17
Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Elia, il Tisbita, in questi termini:
18
«Alzati, va' incontro ad Acab, re d' Israele, che sta a Samaria; egli è nella vigna di Nabot, dov' è sceso per prenderne possesso.
19
E gli parlerai in questo modo: "Così dice il SIGNORE: Dopo aver commesso un omicidio, vieni a prendere possesso!" E gli dirai: "Così dice il SIGNORE: Nello stesso luogo dove i cani hanno leccato il sangue di Nabot, i cani leccheranno anche il tuo"».