Appena giunse, subito si accostò a lui e disse: «Maestro!» e lo baciò.

Ciascuno mente parlando con il prossimo; parla con labbro adulatore e con cuore doppio.

di quelli che dicono: «Con le nostre lingue prevarremo; le nostre labbra sono per noi; chi potrebbe dominarci?»

La sua bocca è più untuosa del burro, ma nel cuore ha la guerra; le sue parole son più delicate dell' olio, ma in realtà sono spade sguainate.

Signore, libera l' anima mia dalle labbra bugiarde, dalla lingua ingannatrice.

Labbra ardenti e un cuore malvagio sono come schiuma d' argento spalmata sopra un vaso di terra.

quando parla con voce graziosa, non fidarti, perché ha sette abominazioni nel cuore.

e dissero al profeta Geremia: «Ti sia accetta la nostra supplica, e prega il SIGNORE, il tuo Dio per noi, per tutto questo residuo (poiché, di molti che eravamo, siamo rimasti pochi, come lo vedono i tuoi occhi)

affinché il SIGNORE Dio tuo, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare, e che cosa dobbiamo fare».

Voi ingannate voi stessi, a rischio della vostra vita; poiché m' avete mandato dal SIGNORE vostro Dio, dicendo: "Prega il SIGNORE, il nostro Dio, per noi; tutto quello che il SIGNORE nostro Dio dirà, faccelo sapere esattamente, e noi lo faremo".

Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l' ha mandato, è veritiero e non vi è ingiustizia in lui.

Perché, se io vi rattristo, chi mi rallegrerà, se non colui che sarà stato da me rattristato?

Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo.

Perciò, avendo noi tale ministero in virtù della misericordia che ci è stata fatta, non ci perdiamo d' animo;

Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate.

ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori.

Egli dice di suo padre e di sua madre: "Non lo vedo!" Non riconosce i suoi fratelli, e nulla sa dei propri figli; perché i Leviti osservano la tua parola e sono i custodi del tuo patto.

Essi insegnano i tuoi statuti a Giacobbe e la tua legge a Israele; mettono l' incenso sotto le tue narici e l' olocausto sopra il tuo altare.

Ma Micaia rispose: «Com' è vero che il SIGNORE vive, io dirò quel che il SIGNORE mi dirà».

Ma il Signore, DIO, mi ha soccorso; perciò non sono stato abbattuto; perciò ho reso la mia faccia dura come la pietra e so che non sarò svergognato.

Il Signore, DIO, mi verrà in aiuto; chi è colui che mi condannerà? Ecco, tutti costoro diventeranno logori come un vestito, la tignola li roderà.

Perciò, così parla il SIGNORE: «Se torni a me, io ti lascerò ritornare, e rimarrai davanti a me; e se tu separi ciò che è prezioso da ciò che è vile, tu sarai come la mia bocca; ritorneranno essi a te, ma tu non tornerai a loro.

«Ti libererò dalla mano dei malvagi, ti salverò dalla mano dei violenti».

Tu, figlio d' uomo, non aver paura di loro, né delle loro parole, poiché tu stai in mezzo a ortiche e spine, abiti fra gli scorpioni; non aver paura delle loro parole, non ti sgomentare davanti a loro, poiché sono una famiglia di ribelli.

Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ti ascoltino o non ti ascoltino, poiché sono ribelli.

Ma, quanto a me, io sono pieno di forza, dello spirito del SIGNORE, di giustizia e di coraggio, per far conoscere a Giacobbe la sua trasgressione e a Israele il suo peccato.

Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così.

Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo.

Ma quelli che godono di particolare stima (quello che possono essere stati, a me non importa; Dio non ha riguardi personali), quelli, dico, che godono di maggiore stima non m' imposero nulla;

Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare.

E anche gli altri Giudei si misero a simulare con lui; a tal punto che perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia.

Non andare dietro alla folla per fare il male e non deporre in giudizio schierandoti dalla parte della maggioranza per pervertire la giustizia.

Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, non mancare di ricondurglielo.

Non violare il diritto del povero nel suo processo.

Non pervertirai il diritto, non avrai riguardi personali e non prenderai nessun regalo, perché il regalo acceca gli occhi dei savi e corrompe le parole dei giusti.

Ora, il timor del SIGNORE sia in voi; agite con prudenza, poiché presso il SIGNORE, nostro Dio, non c' è perversità, né favoritismi, né si prendono regali».

Sappia il re che i Giudei che sono partiti da te e giunti in mezzo a noi a Gerusalemme, ricostruiscono la città ribelle e malvagia, ne rialzano le mura e ne restaurano le fondamenta.

Sappia dunque il re che, se questa città si ricostruisce e se le sue mura si rialzano, essi non pagheranno più né tributo né imposta né pedaggio, e il tesoro dei re ne soffrirà.

Esso moltiplica i suoi prodotti per i re ai quali tu ci hai sottoposti a causa dei nostri peccati, e che dispongono dei nostri corpi e del nostro bestiame a loro piacere; e noi siamo in grande angoscia».

Egli rispose: «Sì». Quando fu entrato in casa, Gesù lo prevenne e gli disse: «Che te ne pare, Simone? I re della terra da chi prendono i tributi o l' imposta? Dai loro figli o dagli stranieri?»

Ma, per non scandalizzarli, va' al mare, getta l' amo e prendi il primo pesce che verrà su. Aprigli la bocca: troverai uno statère. Prendilo, e dàllo loro per me e per te».

Dicci dunque: Che te ne pare? È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?»

ci è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?»

E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest' uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re».

È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio.