Marco 13:5
Gesù cominciò a dir loro: «Guardate che nessuno v' inganni!
Matteo 10:17
Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;
Matteo 10:18
e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani.
Matteo 23:34-37
34
Perciò ecco, io vi mando dei profeti, dei saggi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città,
35
affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che voi uccideste fra il tempio e l' altare.
36
Io vi dico in verità che tutto ciò ricadrà su questa generazione.
37
«Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!
Matteo 24:9
Allora vi abbandoneranno all' oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome.
Matteo 24:10
Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda.
Luca 21:16-18
16
Voi sarete traditi perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi di voi;
17
e sarete odiati da tutti a causa del mio nome;
18
ma neppure un capello del vostro capo perirà.
Giovanni 15:20
Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
Giovanni 16:2
Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l' ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio.
Atti degli apostoli 4:1-21
1
Mentre essi parlavano al popolo, giunsero i sacerdoti, il capitano del tempio e i sadducei,
2
indignati perché essi insegnavano al popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti.
3
Misero loro le mani addosso, e li gettarono in prigione fino al giorno seguente, perché era già sera.
4
Ma molti di coloro che avevano udito la Parola credettero; e il numero degli uomini salì a circa cinquemila.
5
Il giorno seguente, i loro capi, con gli anziani e gli scribi, si riunirono a Gerusalemme,
6
con Anna, il sommo sacerdote, Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che appartenevano alla famiglia dei sommi sacerdoti.
7
E, fatti condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?»
8
Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani,
9
se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com' è che quest' uomo è stato guarito,
10
sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d' Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest' uomo compare guarito, in presenza vostra.
11
Egli è "la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare".
12
In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».
13
Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù e,
14
vedendo l' uomo che era stato guarito, lì presente con loro, non potevano dir niente in contrario.
15
Ma, dopo aver ordinato loro di uscire dal sinedrio, si consultarono gli uni gli altri dicendo:
16
«Che faremo a questi uomini? Che un evidente miracolo sia stato fatto per mezzo di loro, è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e noi non possiamo negarlo.
17
Ma, affinché ciò non si diffonda maggiormente tra il popolo, ordiniamo loro con minacce di non parlar più a nessuno nel nome di costui».
18
E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù.
19
Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio.
20
Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite».
21
Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando assolutamente come poterli punire, a causa del popolo; perché tutti glorificavano Dio per quello che era accaduto.
Atti degli apostoli 5:17-40
17
Il sommo sacerdote e tutti quelli che erano con lui, cioè la setta dei sadducei, si alzarono, pieni di invidia,
18
e misero le mani sopra gli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica.
19
Ma un angelo del Signore, nella notte, aprì le porte della prigione e, condottili fuori, disse:
20
«Andate, presentatevi nel tempio e annunziate al popolo tutte le parole di questa vita».
21
Essi, udito ciò, entrarono sul far del giorno nel tempio, e insegnavano. Or il sommo sacerdote e quelli che erano con lui vennero, convocarono il sinedrio e tutti gli anziani del popolo d' Israele, e mandarono alla prigione per far condurre davanti a loro gli apostoli.
22
Ma le guardie che vi andarono non li trovarono nella prigione; e, tornate, fecero il loro rapporto,
23
dicendo: «La prigione l' abbiamo trovata chiusa con ogni diligenza, e le guardie in piedi davanti alle porte; abbiamo aperto, ma non abbiamo trovato nessuno dentro».
24
Quando il capitano del tempio e i capi dei sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi sul conto loro, non sapendo cosa ciò potesse significare.
25
Ma sopraggiunse uno che disse loro: «Ecco, gli uomini che voi metteste in prigione, sono nel tempio, e stanno insegnando al popolo».
26
Allora il capitano, con le guardie, andò e li condusse via, senza far loro violenza, perché temevano di essere lapidati dal popolo.
27
Dopo averli portati via, li presentarono al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò,
28
dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente vietato di insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina, e volete far ricadere su di noi il sangue di quell' uomo».
29
Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.
30
Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù che voi uccideste appendendolo al legno
31
e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati.
32
Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».
33
Ma essi, udendo queste cose fremevano d' ira, e si proponevano di ucciderli.
34
Ma un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio, comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati.
35
Poi disse loro: «Uomini d' Israele, badate bene a quello che state per fare circa questi uomini.
36
Poiché, prima d' ora, sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi e ridotti a nulla.
37
Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch' egli perì, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi.
38
E ora vi dico: tenetevi lontani da loro, e ritiratevi da questi uomini; perché, se questo disegno o quest' opera è dagli uomini, sarà distrutta;
39
ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio».
40
Essi furono da lui convinti; e chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesù e li lasciarono andare.
Atti degli apostoli 6:11-15
11
Allora istigarono degli uomini che dissero: «Noi lo abbiamo udito mentre pronunciava parole di bestemmia contro Mosè e contro Dio».
12
Essi misero in agitazione il popolo, gli anziani, gli scribi; e, venutigli addosso, lo afferrarono e lo condussero al sinedrio;
13
e presentarono dei falsi testimoni, che dicevano: «Quest' uomo non cessa di proferire parole contro il luogo santo e contro la legge.
14
Infatti lo abbiamo udito affermare che quel Nazareno, Gesù, distruggerà questo luogo e cambierà gli usi che Mosè ci ha tramandati».
15
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissati gli occhi su di lui, videro il suo viso simile a quello di un angelo.
Atti degli apostoli 7:54-60
54
Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui.
55
Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra,
56
e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell' uomo in piedi alla destra di Dio».
57
Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui;
58
e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo.
59
E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».
60
Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputar loro questo peccato». E detto questo si addormentò.
Atti degli apostoli 8:1-3
1
E Saulo approvava la sua uccisione. Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli.
2
Uomini pii seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio per lui.
3
Saulo intanto devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e, trascinando via uomini e donne, li metteva in prigione.
Atti degli apostoli 9:1
Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote,
Atti degli apostoli 9:2
e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.
Atti degli apostoli 9:13
Ma Anania rispose: «Signore, ho sentito dire da molti di quest' uomo quanto male abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme.
Atti degli apostoli 9:14
E qui ha ricevuto autorità dai capi dei sacerdoti per incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome».
Atti degli apostoli 9:16
perché io gli mostrerò quanto debba soffrire per il mio nome».
Atti degli apostoli 12:1-3
1
In quel periodo, il re Erode cominciò a maltrattare alcuni della chiesa;
2
e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni.
3
Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, continuò e fece arrestare anche Pietro. Erano i giorni degli Azzimi.
Atti degli apostoli 16:20-24
20
e, presentatili ai pretori, dissero: «Questi uomini, che sono Giudei, turbano la nostra città,
21
e predicano riti che a noi Romani non è lecito accettare né praticare».
22
La folla insorse allora contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe.
23
E, dopo aver dato loro molte vergate, li cacciarono in prigione, comandando al carceriere di sorvegliarli attentamente.
24
Ricevuto tale ordine, egli li rinchiuse nella parte più interna del carcere e mise dei ceppi ai loro piedi.
Atti degli apostoli 21:11
Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: "A Gerusalemme i Giudei legheranno così l' uomo a cui questa cintura appartiene, e lo consegneranno nelle mani dei pagani"».
Atti degli apostoli 21:31-40
31
Mentre cercavano di ucciderlo, fu riferito al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in subbuglio.
32
Ed egli, presi immediatamente dei soldati e dei centurioni, si precipitò verso i Giudei, i quali, vedendo il tribuno e i soldati, cessarono di battere Paolo.
33
Allora il tribuno si avvicinò, prese Paolo, e ordinò che fosse legato con due catene; poi domandò chi fosse e che cosa avesse fatto.
34
E nella folla gli uni gridavano una cosa, e gli altri un' altra; per cui, non potendo sapere nulla di certo a causa della confusione, ordinò che fosse condotto nella fortezza.
35
Quando Paolo arrivò alla gradinata dovette, per la violenza della folla, essere portato di peso dai soldati,
36
perché una marea di gente incalzava, gridando: «A morte!»
37
Quando Paolo stava per essere introdotto nella fortezza, disse al tribuno: «Mi è permesso dirti qualcosa?» Quegli rispose: «Sai il greco?
38
Non sei dunque quell' egiziano che tempo fa sobillò e condusse nel deserto quei quattromila briganti?»
39
Ma Paolo disse: «Io sono un giudeo di Tarso, cittadino di quella non oscura città di Cilicia; e ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo».
40
Il tribuno glielo permise e Paolo, stando in piedi sulla gradinata, fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un gran silenzio, parlò loro in ebraico, dicendo:
Atti degli apostoli 22:19
E io dissi: "Signore, essi sanno che io incarceravo e flagellavo nelle sinagoghe quelli che credevano in te;
Atti degli apostoli 22:20
quando si versava il sangue di Stefano, tuo testimone, anch' io ero presente e approvavo, e custodivo i vestiti di coloro che lo uccidevano".
Atti degli apostoli 23:1
Paolo, fissato lo sguardo sul sinedrio, disse: «Fratelli, fino ad oggi mi sono condotto davanti a Dio in tutta buona coscienza».
Atti degli apostoli 23:2
Il sommo sacerdote Anania comandò a quelli che erano vicini a lui, di percuoterlo sulla bocca.
Atti degli apostoli 24:1-9
1
Cinque giorni dopo, il sommo sacerdote Anania discese con alcuni anziani e con un avvocato di nome Tertullo, e si presentarono al governatore per accusare Paolo.
2
Egli fu chiamato e Tertullo cominciò ad accusarlo, dicendo:
3
«Siccome per merito tuo, eccellentissimo Felice, godiamo molta pace, e per la tua previdenza sono state fatte delle riforme in favore di questa nazione, noi in tutto e per tutto lo riconosciamo con viva gratitudine.
4
Ora, per non trattenerti troppo a lungo, ti prego di ascoltare brevemente, secondo la tua benevolenza.
5
Abbiamo dunque trovato che quest' uomo è una peste, che fomenta rivolte fra tutti i Giudei del mondo, ed è capo della setta dei Nazareni.
6
Egli ha perfino tentato di profanare il tempio; perciò lo abbiamo preso; e volevamo giudicarlo secondo la nostra legge;
7
ma il tribuno Lisia è intervenuto, e lo ha tolto con violenza dalle nostre mani,
8
ordinando che i suoi accusatori si presentassero davanti a te; interrogandolo, potrai tu stesso aver piena conoscenza di tutte le cose di cui noi lo accusiamo».
9
I Giudei si unirono anch' essi nelle accuse, affermando che le cose stavano così.
Atti degli apostoli 25:1-26
1
Festo, dunque, giunse nella sua provincia, e tre giorni dopo salì da Cesarea a Gerusalemme.
2
I capi dei sacerdoti e i notabili dei Giudei gli presentarono le loro accuse contro Paolo;
3
e con intenzioni ostili, lo pregavano, chiedendo come un favore, che lo facesse venire a Gerusalemme. Essi intanto avrebbero preparato un' imboscata per ucciderlo durante il viaggio.
4
Ma Festo rispose che Paolo era custodito a Cesarea, e che egli stesso doveva partir presto.
5
«Quelli dunque che hanno autorità tra di voi», disse egli, «scendano con me e se vi è in quest' uomo qualche colpa, lo accusino».
6
Rimasto tra di loro non più di otto o dieci giorni, Festo discese a Cesarea; e il giorno dopo, sedendo in tribunale, ordinò che Paolo gli fosse condotto davanti.
7
Quand' egli giunse, i Giudei che erano scesi da Gerusalemme lo circondarono, portando contro di lui numerose e gravi accuse, che non potevano provare;
8
mentre Paolo diceva a sua difesa: «Io non ho peccato né contro la legge dei Giudei, né contro il tempio, né contro Cesare».
9
Ma Festo, volendo far cosa gradita ai Giudei, disse a Paolo: «Vuoi salire a Gerusalemme ed essere giudicato in mia presenza intorno a queste cose?»
10
Ma Paolo rispose: «Io sto qui davanti al tribunale di Cesare, dove debbo essere giudicato; non ho fatto nessun torto ai Giudei, come anche tu sai molto bene.
11
Se dunque sono colpevole e ho commesso qualcosa da meritare la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle cose delle quali costoro mi accusano non c' è nulla di vero, nessuno mi può consegnare nelle loro mani. Io mi appello a Cesare».
12
Allora Festo, dopo aver conferito con il Consiglio, rispose: «Tu ti sei appellato a Cesare; a Cesare andrai».
13
Dopo diversi giorni il re Agrippa e Berenice arrivarono a Cesarea, per salutare Festo.
14
E poiché si trattennero là per molti giorni, Festo raccontò al re il caso di Paolo, dicendo: «Vi è un uomo che è stato lasciato in carcere da Felice,
15
contro il quale, quando mi recai a Gerusalemme, i capi dei sacerdoti e gli anziani dei Giudei sporsero denuncia, chiedendomi di condannarlo.
16
Risposi loro che non è abitudine dei Romani consegnare un accusato, prima che abbia avuto gli accusatori di fronte e gli sia stato dato modo di difendersi dall' accusa.
17
Quando dunque furono venuti qua, senza indugio, il giorno seguente, sedetti in tribunale e ordinai che quell' uomo mi fosse condotto davanti.
18
I suoi accusatori si presentarono, ma non gli imputavano nessuna delle cattive azioni che io supponevo.
19
Essi avevano contro di lui certe questioni intorno alla propria religione e intorno a un certo Gesù, morto, che Paolo affermava essere vivo.
20
E io, non conoscendo la procedura per questi casi, gli chiesi se voleva andare a Gerusalemme, e là essere giudicato intorno a queste cose.
21
Ma siccome Paolo aveva interposto appello per essere rimesso al giudizio dell' imperatore, ordinai che fosse custodito, finché non l' avrei inviato a Cesare».
22
Agrippa disse a Festo: «Vorrei anch' io ascoltare quest' uomo». Ed egli rispose: «Domani lo ascolterai».
23
Il giorno seguente, dunque, Agrippa e Berenice giunsero con gran pompa, ed entrarono nella sala d' udienza con i tribuni e con i notabili della città; e, per ordine di Festo, fu condotto Paolo.
24
Allora Festo disse: «Re Agrippa, e voi tutti che siete qui presenti con noi, voi vedete quest' uomo, a proposito del quale una folla di Giudei si è rivolta a me, in Gerusalemme e qui, gridando che non deve più restare in vita.
25
Io però non ho trovato che avesse fatto qualcosa meritevole di morte, e poiché egli stesso si è appellato all' imperatore, ho deciso di mandarglielo.
26
Siccome non ho nulla di certo da scrivere all' imperatore, l' ho condotto qui davanti a voi, e principalmente davanti a te, o re Agrippa, affinché, dopo questo esame, io abbia qualcosa da scrivere.
1 Corinzi 4:9-13
9
Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
10
Noi siamo pazzi a causa di Cristo, ma voi siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete onorati, ma noi siamo disprezzati.
11
Fino a questo momento, noi abbiamo fame e sete. Siamo nudi, schiaffeggiati e senza fissa dimora,
12
e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo;
13
siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti.
2 Corinzi 11:23-27
23
Sono servitori di Cristo? Io (parlo come uno fuori di sé), lo sono più di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le prigionie, assai più di loro per le percosse subite. Spesso sono stato in pericolo di morte.
24
Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno;
25
tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini.
26
Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli;
27
in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità.
Filippesi 1:29
Perché vi è stata concessa la grazia, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in Lui, ma anche di soffrire per lui,
2 Tessalonicesi 1:5
Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche soffrite.
Apocalisse 1:9
Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, ero nell' isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Apocalisse 2:10
Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita.
Apocalisse 2:13
Io so dove tu abiti, cioè là dov' è il trono di Satana; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me, neppure al tempo in cui Antipa, il mio fedele testimone, fu ucciso fra voi, là dove Satana abita.
Apocalisse 6:9-11
9
Quando l' Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l' altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che gli avevano resa.
10
Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?»
11
E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro.
Marco 1:44
e gli disse: «Guarda di non dire nulla a nessuno, ma va' , mostrati al sacerdote, offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto; questo serva loro di testimonianza».
Marco 6:11
e se in qualche luogo non vi ricevono né vi ascoltano, andando via, scotetevi la polvere dai piedi come testimonianza contro di loro».
Matteo 10:18
e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani.
Luca 9:5
Quanto a quelli che non vi riceveranno, uscendo dalla loro città, scotete la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro di loro».