Poi, andando un po' più oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, che anch' essi in barca rassettavano le reti;

e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui.

E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. E fu trasfigurato in loro presenza;

Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a lui, dicendogli: «Maestro, desideriamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo».

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato.

Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme.

Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?»

Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t' importa? Tu, seguimi».

Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose, e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.

In quel periodo, il re Erode cominciò a maltrattare alcuni della chiesa;

«Grida a piena gola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba; dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, alla casa di Giacobbe i suoi peccati.

«La mia parola non è forse come un fuoco», dice il SIGNORE, «e come un martello che spezza il sasso?

Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l' anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.

Poi mi fu detto: «È necessario che tu profetizzi ancora su molti popoli, nazioni, lingue e re».