Allora si radunarono vicino a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme.

Allora vennero a Gesù da Gerusalemme dei farisei e degli scribi, e gli dissero:

Un giorno Gesù stava insegnando; e c' erano, là seduti, dei farisei e dei dottori della legge, venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compiere guarigioni.

Ma io sono un verme e non un uomo, l' infamia degli uomini, e il disprezzato dal popolo.

Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni con l' aiuto del principe dei demòni».

Basti al discepolo essere come il suo maestro e al servo essere come il suo signore. Se hanno chiamato Belzebù il padrone, quanto più chiameranno così quelli di casa sua!

Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l' aiuto di Belzebù, principe dei demòni».

Ma alcuni di loro dissero: «È per l' aiuto di Belzebù, principe dei demòni, che egli scaccia i demòni».

La gente rispose: «Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?»

I Giudei gli risposero: «Non diciamo noi con ragione che sei un Samaritano e che hai un demonio?»

I Giudei gli dissero: «Ora sappiamo che tu hai un demonio. Abraamo e i profeti sono morti, e tu dici: "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte".

In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d' inverno,