Gesù le disse: «Donna, credimi; l' ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre.

Ma l' ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori.

In verità, in verità vi dico: l' ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l' avranno udita, vivranno.

Non vi meravigliate di questo; perché l' ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori;

Gesù rispose loro, dicendo: «L' ora è venuta, che il Figlio dell' uomo dev' essere glorificato.

«Insorgi, o spada, contro il mio pastore, contro l' uomo che mi è compagno!» dice il SIGNORE degli eserciti. «Colpisci il pastore e siano disperse le pecore! Io volgerò la mia mano sui piccoli.

Allora Gesù disse loro: «Questa notte voi tutti avrete in me un' occasione di caduta; perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse".

ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli l' abbandonarono e fuggirono.

Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse".

Allora tutti, lasciatolo, se ne fuggirono.

E Saulo approvava la sua uccisione. Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli.

Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato!

Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio il messaggio fosse proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e sono stato liberato dalle fauci del leone.

I discepoli dunque se ne tornarono a casa.

Anche se giudico, il mio giudizio è veritiero, perché non sono solo, ma sono io con il Padre che mi ha mandato.

E colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono».

Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.

Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

Io ho presentato il mio dorso a chi mi percoteva, e le mie guance a chi mi strappava la barba; io non ho nascosto il mio volto agli insulti e agli sputi.

Vicino è colui che mi giustifica; chi mi potrà accusare? Compariamo assieme! Chi è il mio avversario? Mi venga vicino!