Essi dunque chiamarono per la seconda volta l' uomo che era stato cieco, e gli dissero: «Dà gloria a Dio! Noi sappiamo che quest' uomo è un peccatore».

L' uomo rispose loro: «Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure mi ha aperto gli occhi!

Da che mondo è mondo non si è mai udito che uno abbia aperto gli occhi a uno nato cieco.

Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui».

Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni; perché le opere che il Padre mi ha date da compiere, quelle stesse opere che faccio, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.

Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

Se non avessi fatto tra di loro le opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio.

Vi era tra la folla un gran mormorio riguardo a lui. Alcuni dicevano: «È un uomo per bene!» Altri dicevano: «No, anzi, svia la gente!»

Vi fu dunque dissenso, tra la gente, a causa sua;

Nacque di nuovo un dissenso tra i Giudei per queste parole.

In quello stesso momento vennero alcuni farisei a dirgli: «Parti, e vattene di qui, perché Erode vuol farti morire».

Ma bisogna che io cammini oggi, domani e dopodomani, perché non può essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

Ma la popolazione della città era divisa: gli uni tenevano per i Giudei, e gli altri per gli apostoli.