Appena il re d' Israele lesse la lettera, si stracciò le vesti, e disse: «Io sono forse Dio, con il potere di far morire e vivere, ché costui mi chieda di guarire un uomo dalla lebbra? È cosa certa ed evidente che egli cerca pretesti contro di me».
Allora Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio di Asaf, l' archivista, andarono da Ezechia con le vesti stracciate, e gli riferirono le parole di Rabsaché.
Quando seppi questo, mi stracciai le vesti e il mantello, mi strappai i capelli dalla testa e i peli della barba, e mi sedetti costernato.
4
Allora tutti quelli che tremavano alle parole del Dio d' Israele si radunarono presso di me a causa dell' infedeltà di quanti erano tornati dall' esilio. Io rimasi così seduto e costernato, fino al momento dell' offerta della sera.
5
Al momento dell' offerta della sera, mi alzai dalla mia umiliazione, con le vesti e con il mantello stracciati, caddi in ginocchio e, stendendo le mani verso il SIGNORE, mio Dio, dissi:
Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia;