Ho preso a difendere la mia giustizia e non cederò; il cuore non mi rimprovera uno solo dei miei giorni.

O SIGNORE, Dio mio, se ho fatto così: se c' è perversità nelle mie mani,

il mio nemico perseguiti pure la mia anima e la raggiunga, calpesti al suolo la mia vita e getti pure la mia gloria nella polvere. [Pausa]

Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore.

Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio.

Poiché se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.

Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio;

«Sì, certo, io so che è così; come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio?

Se all' uomo piacesse disputare con Dio, non potrebbe rispondergli su un punto fra mille.

Se io fossi senza colpa, la mia bocca mi condannerebbe; se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole.

Chi è mai l' uomo per esser puro, il nato di donna per esser giusto?

Come può dunque l' uomo essere giusto davanti a Dio? Come può essere puro il nato di donna?

«Ecco, io sono troppo meschino; che ti potrei rispondere? Io mi metto la mano sulla bocca.

Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti.

Se tieni conto delle colpe, Signore, chi potrà resistere?

e non chiamare in giudizio il tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

Tutte le vie dell' uomo gli sembrano rette, ma il SIGNORE pesa i cuori.

Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio;

perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.

Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio;

Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Il mio piede sta fermo in luogo piano. Nelle assemblee io benedirò il SIGNORE.

I cieli proclameranno la sua giustizia, perché Dio stesso sta per giudicare. [Pausa]

Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.