Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io d' Apollo»; «io di Cefa»; «io di Cristo».

Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d' Apollo»; non siete forse uomini carnali?

Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere;

Voi guardate all' apparenza delle cose. Se uno è convinto dentro di sé di appartenere a Cristo, consideri anche questo dentro di sé: che com' egli è di Cristo, così lo siamo anche noi.

Poiché noi non abbiamo il coraggio di entrare in classifica o confrontarci con certuni che si raccomandano da sé; i quali però, misurandosi secondo la loro propria misura e paragonandosi tra di loro stessi, mancano d' intelligenza.

Non ci vantiamo oltre misura di fatiche altrui, ma nutriamo speranza che, crescendo la vostra fede, saremo tenuti in maggior considerazione tra di voi nei limiti del campo di attività assegnatoci,

Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri.

Ma quello che faccio lo farò ancora per togliere ogni pretesto a coloro che desiderano un' occasione per mostrarsi uguali a noi in ciò di cui si vantano.

Non c' è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce.

E faccio tutto per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad altri.

Tutto ciò infatti avviene per voi, affinché la grazia che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone, moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio.

Da tempo voi v' immaginate che noi ci difendiamo davanti a voi. È davanti a Dio, in Cristo, che parliamo; e tutto questo, carissimi, per la vostra edificazione.

Infatti il nostro vangelo non vi è stato annunziato soltanto con parole, ma anche con potenza, con lo Spirito Santo e con piena convinzione; infatti sapete come ci siamo comportati fra voi, per il vostro bene.

Ecco perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch' essi conseguano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.

Egli infatti conosce gli uomini perversi, scopre senza sforzo l' iniquità.

Ma l' insensato diventerà saggio, quando un puledro d' onagro diventerà uomo.

che cos' è l' uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell' uomo perché te ne prenda cura?

Non confidate nei prìncipi, né in alcun figlio d' uomo, che non può salvare.

Smettete di confidarvi nell' uomo, nelle cui narici non c' è che un soffio; infatti quale importanza gli si potrebbe attribuire?

Così parla il SIGNORE: «Maledetto l' uomo che confida nell' uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal SIGNORE!

Egli è come una tamerice nel deserto: quando giunge il bene, egli non lo vede; abita in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti.

Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli.

Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo;

Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno.

Pur se volessi vantarmi, non sarei un pazzo, perché direi la verità; ma me ne astengo, perché nessuno mi stimi oltre quello che mi vede essere, o sente da me.

Or alcuni si sono gonfiati d' orgoglio, come se io non dovessi più venire da voi;

ma, se il Signore vorrà, mi recherò presto da voi, e conoscerò non il parlare ma la potenza di coloro che si sono gonfiati;

Nessuno dunque si vanti degli uomini, perché tutto vi appartiene.

E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell' azione fosse tolto di mezzo a voi!

Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta?

Quanto alle carni sacrificate agli idoli, sappiamo che tutti abbiamo conoscenza. La conoscenza gonfia, ma l' amore edifica.

L' amore è paziente, è benevolo; l' amore non invidia; l' amore non si vanta, non si gonfia,

Allora Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè fin dalla sua giovinezza, prese a dire: «Mosè, signor mio, non glielo permettere!»

Ma Mosè gli rispose: «Sei geloso per me? Oh, fossero pure tutti profeti nel popolo del SIGNORE, e volesse il SIGNORE mettere su di loro il mio spirito!»

E andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te di là dal Giordano, e al quale rendesti testimonianza, eccolo che battezza, e tutti vanno da lui».

Giovanni rispose: «L' uomo non può ricever nulla se non gli è dato dal cielo.

Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale,