Giudici 1:8
I figli di Giuda attaccarono Gerusalemme e la presero; passarono gli abitanti a fil di spada e incendiarono la città.
Giudici 1:21
I figli di Beniamino non scacciarono i Gebusei che abitavano Gerusalemme, perciò i Gebusei hanno abitato con i figli di Beniamino in Gerusalemme fino a oggi.
2 Samuele 5:6-9
6
Allora il re, con la sua gente, si mosse verso Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano quel paese. Questi dissero a Davide: «Tu non entrerai qua; perché i ciechi e gli zoppi ti respingeranno!» Volevano dire: «Davide non entrerà mai».
7
Ma Davide prese la fortezza di Sion, che è la città di Davide.
8
Davide disse in quel giorno: «Chiunque batterà i Gebusei giungendo fino al canale e respingerà gli zoppi e i ciechi che sono gli avversari di Davide...». Da questo ha origine il detto: «Il cieco e lo zoppo non entreranno nel tempio».
9
Davide abitò nella fortezza e la chiamò Città di Davide; e vi fece delle costruzioni intorno, cominciando da Millo verso l' interno.
1 Cronache 11:4-8
4
Davide con tutto Israele si mosse contro Gerusalemme, cioè Gebus. Là c' erano i Gebusei, abitanti del paese.
5
Gli abitanti di Gebus dissero a Davide: «Tu non entrerai qui». Ma Davide prese la fortezza di Sion che è la città di Davide.
6
Davide aveva detto: «Chiunque batterà per primo i Gebusei, sarà capo e principe». E Ioab, figlio di Seruia, salì, il primo, e fu fatto capo.
7
Davide abitò nella fortezza, e per questo fu chiamata la città di Davide.
8
Egli cinse la città di costruzioni, cominciando da Millo, e tutto all' intorno; e Ioab riparò il resto della città.
Romani 7:14-21
14
Sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato.
15
Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio.
16
Ora, se faccio quello che non voglio, ammetto che la legge è buona;
17
allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me.
18
Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no.
19
Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio.
20
Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me.
21
Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me.